Manovra, tensione sul voto a oltranza. Il caso degli stipendi dei ministri

Manovra, tensione sul voto a oltranza. Il caso degli stipendi dei ministri
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Corriere della Sera INTERNO

ROMA «In qualche modo me lo aspettavo, ma non abbiano neanche un cronoprogramma teorico», dice sconsolato Luca Ciriani, ministro dei Rapporti con il Parlamento. Sono le 19.20 e da pochi minuti è terminata la riunione dei capigruppo alla Camera. Nessun accordo sui tempi di esame della legge di Bilancio con l’opposizione, che chiede al governo di sfilare dalla manovra le misure estranee al bilancio, dallo stipendio dei ministri non parlamentari, che Guido Crosetto ha chiesto ieri sera di ritirare, al nuovo calendario venatorio proposto dalla Lega, e di garantire le coperture di spesa. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

I lavori alla Commissione Bilancio non sono ancora terminati. Tant’è che si è decisa una maratona notturna per chiudere il dossier manovra entro stamattina. (Liberoquotidiano.it)

L’invito al dietrofront precipita a Montecitorio alle nove di sera. Irrompe in commissione Bilancio, dove la manovra è ferma. È il titolare della Difesa, Guido Crosetto, a dettare la linea alla maggioranza: l’emendamento che alza gli stipendi dei ministri non eletti va cestinato. (la Repubblica)

Quella del dicembre 2024 rischia di passare alla storia come la Manovra di Bilancio che ha cancellato una delle più grandi ingiustizie della storia del Paese. No, non si tratta dell’aumento degli stipendi di medici e infermieri, né dell’introduzione del salario minimo e neppure dell’indicizzazione degli stipendi dei dipendenti pubblici all’inflazione. (LA NOTIZIA)

Ma chi ha chiesto l'aumento? Il mistero della «manina» che nessuno voleva

Lo ha annunciato nella serata di lunedì 16 dicembre su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha scritto: «È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i Ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese. (Il Sole 24 ORE)

L’obiettivo, come sempre, è chiudere la Manovra prima di Natale. La realtà però, al momento è che il testo è ancora in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati dove da ieri mattina si è cominciato a votare a oltranza gli emendamenti dei deputati e dei relatori e i tempi potrebbero allungarsi. (ilmessaggero.it)

A Palazzo Chigi dicono di non saperne nulla, che Giorgia Meloni fosse all’oscuro del dettaglio che poi tanto dettaglio non è, qualcuno addirittura scommette sul finale a sorpresa e gli applausi sui titoli di coda, con l’emendamento che viene ritirato. (Corriere Roma)