Lavoro minorile, retribuzioni basse e tanti infortuni: la fotografia dell’Italia nel rapporto Unicef
Lavoro minorile, retribuzioni basse e tanti infortuni: la fotografia dell’Italia nel rapporto Unicef Di Secondo il 2° Rapporto statistico “Lavoro minorile in Italia” presentato dall’Unicef Italia in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, nel 2023 si è registrato un preoccupante aumento dei lavoratori minorenni tra i 15 e i 17 anni, pari a 78.530, ovvero il 4,5% della popolazione totale di quella fascia d’età. (Orizzonte Scuola)
La notizia riportata su altre testate
A nome del sindacato UGL, in questo giorno, ci uniamo nel ricordo della sua vita e della sua eredità, esprimendo solidarietà e vicinanza alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. (Il Giornale d'Italia)
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principi, con i recenti provvedimenti che responsabilizzano le opportunamente iniziative tese alla applicazione di questi (ROMA on line)
![](https://q5.informazione.it/pics/2ec5756a-7e81-453b-b0ad-fd280698fdb9.jpg)
Si tratta del 4,5% della popolazione di età compresa tra 15 e 17 anni. Numeri in aumento rispetto al 2021 e al 2022 (LAPRESSE)
Il lavoro minorile, infatti, priva milioni di bambini in tutto il mondo della loro infanzia, della loro dignità e futuro, bloccando l’accesso all’istruzione e al diritto di avere una vita sicura e sana. (Il Giornale d'Italia)
Nella maggioranza dei casi i bambini che lavorano non ricevono un'istruzione adeguata e il loro lavoro prematuro aumenta la povertà.Si rende pertanto importante l'applicazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza delle Nazioni Unite, in cui si riconosce 'il diritto del fanciullo di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi, che comprometta la salute o lo suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. (La Pressa)