Hamas diffonde un video propaganda con l’ostaggio Liri Albag, ancora viva

Hamas diffonde un video propaganda con l’ostaggio Liri Albag, ancora viva
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Agenzia askanews ESTERI

Roma, 4 gen. – Il movimento integralista islamico palestinese Hamas ha diffuso un video di propaganda che mostra segni di vita dell’ostaggio Liri Albag, 19 anni.Il filmato, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, anche se Albag afferma di essere detenuta da oltre 450 giorni, il che indicherebbe che è stato girato di recente. Albag, soldatessa di sorveglianza di stanza alla postazione di Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone dai miliziani di Hamas il 7 ottobre. (Agenzia askanews)

Su altre fonti

Israele si ferma a guardarla, ad ascoltarla. Il video della soldatessa Liri Albag irrompe nel pomeriggio israeliano di Shabbat. (Corriere della Sera)

"Viviamo in un incubo sconvolgente, sotto continui bombardamenti. Ho solo 19 anni, dovrei avere tutta la vita davanti a me. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di Anna Balestrieri (Mosaico-cem.it)

Hamas diffonde video dell’ostaggio Liri Albag, soldatessa di 19 anni rapita il 7 ottobre

I colloqui dovrebbero portare a una tregua a Gaza; più duratura di quella dello scorso novembre. Nel secondo giorno di negoziati, ripresi ieri a Doha con la mediazione del Qatar, un video diffuso da Hamas ha innescato qualcosa nelle trattative «indirette» tra il governo israeliano e la leadership islamista. (il Giornale)

L’amministrazione Biden ha notificato informalmente al Congresso degli Stati Uniti una proposta di accordo sugli armamenti da 8 miliardi di dollari con Israele che include munizioni per aerei da combattimento e elicotteri d’attacco insieme a proiettili di artiglieria. (la Repubblica)

Il filmato, della durata di tre minuti e mezzo, non è datato, anche se la ragazzaq afferma di essere detenuta da oltre 450 giorni, un particolare che indicherebbe che è stato girato di recente. Albag, soldatessa di sorveglianza di stanza alla postazione di Nahal Oz, è stata rapita insieme ad altre sei persone dai miliziani palestinesi il 7 ottobre del 2023. (QUOTIDIANO NAZIONALE)