Trump, il rapporto con Putin e la guerra in Ucraina: cosa accadrà ora?
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Donald Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Per lui è la seconda volta alla guida della Casa Bianca. Dopo la promessa in campagna elettorale di porre fine alla guerra in Ucraina, la domanda che tutti oggi si pongono è la seguente: riuscirà a mediare un accordo di pace tra Mosca e Kiev? Solamente il mese scorso Trump aveva affermato di avere un «ottimo rapporto» con il presidente russo Vladimir Putin, mentre in passato aveva promesso che, una volta eletto presidente, sarebbe riuscito a porre fine al conflitto in Ucraina «entro 24 ore». (Corriere del Ticino)
La notizia riportata su altre testate
Le imprese del nuovo numero uno americano … Di nuovo. (Il Fatto Quotidiano)
Due guerre ancora aperte e con il rischio costante di escalation fuori controllo. Donald Trump sembra voler ripartire dagli slogan del 2017: «America First» e «sono un pacificatore». (Corriere della Sera)
“Trump imporrà limitazioni a Zelensky e si andrà inevitabilmente verso la fine del conflitto con importanti concessioni a Putin. Bisogna capire le tempistiche, perché il processo sarà più lungo di una semplice telefonata”. (Il Fatto Quotidiano)
Attaccando con Kiev l’“ordine globale” vigente, Putin aveva scommesso – più che sulle sue armate – sulla scarsa volontà dell’Occidente di difendere i principi su cui esso stesso si fonda. (Il Fatto Quotidiano)
Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel suo discorso della vittoria. "Non abbiamo avuto guerre, per quattro anni non abbiamo avuto guerre. Solo che abbiamo sconfitto l'ISIS Gop Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (L'Unione Sarda.it)
«Man mano che il conteggio dei voti procede – dice al Dubbio la studiosa ucraina -, la tanto discussa “mono-unità” a Washington sembra prendere forma. (Il Dubbio)