Ricette elettroniche in tilt nelle farmacie pugliesi, la Regione protesta: «Terza volta in 10 giorni»
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«Questa mattina tra le 9:15 e le 10:15 c’è stato l’ennesimo blocco del sistema che gestisce le ricette elettroniche e i cittadini pugliesi non hanno potuto ritirare i farmaci prescritti in farmacia e i medici di famiglia effettuare nuove prescrizioni dematerializzate. È la terza volta che avviene negli ultimi 10 giorni e il problema dipende ancora una volta dai sistemi centralizzati nazionali gestiti dalla società Sogei (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altre testate
Il grido d’allarme del presidente dell’ordine Massimo Vajani per il mancato funzionamento del Siss: «Continuano a dire che vogliono mettere i servizi in rete, ma qui non funziona niente». (Il Cittadino)
La legge di Bilancio prevede che dal 2025 tutte le ricette mediche debbano essere in formato elettronico, ma per medici e farmacisti bisogna fare i conti con la realtà dei frequenti malfunzionamenti tecnici e vanno trovate soluzioni per garantire comunque il servizio ai pazienti. (Corriere della Sera)
A partire dal 2025 la ricetta bianca, quella cartacea e compilata dal medico, non sarà più valida a favore di una dematerializzazione delle prescrizioni, che andranno effettuate digitalmente. È quanto stabilisce la nuova legge di Bilancio. (Socialfarma - il portale web della farmacia)
Ora il salto di qualità. Le ricette arriveranno solo online, a partire dal 2025, anche tramite Whatsapp oltre che in posta elettronica o via Sms. (La Provincia Unica TV)
Al fine di potenziare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva nonché garantire la completa alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico, tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile e a carico del cittadino sono effettuate nel formato elettronico. (Città di Torino)
Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’informatica. Allo stato dell’arte, la misura impatterebbe in particolare sui farmaci di «classe C», quelli a carico del cittadino ma per i quali è obbligatoria la ricetta (bianca) del medico: tra gli esempi ci sono alcune diffuse pomate al cortisone, colliri per la congiuntivite, farmaci per l’insonnia. (L'Eco di Bergamo)