Una guida per capire le provocazioni di Donald Trump
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Mario Sechi 08 gennaio 2025 La storia della Casa Bianca è popolata da presidenti grandi e piccoli nello stesso tempo, saggi e pazzi, intrisi di flemma e fiammeggianti, credibili e incredibili. Vado a memoria: il celebratissimo John Fitzgerald Kennedy, passato alla storia come JFK, aveva un problema impellente chiamato sesso, quando era in viaggio spesso chiedeva al Secret Service di portargli una donna, perché gli scoppiava la testa; Richard Nixon, preparatissimo, uno che conosceva l’America e la politica internazionale, era talmente diffidente da vedere cospirazioni ovunque, e alla fine ne organizzò una lui che gli costò la testa (lo scandalo Watergate); Jimmy Carter, passato a miglior vita pochi giorni fa, presentato nei libri di storia come l’uomo della pace, vedeva gli Ufo al punto da chiedere accertamenti sull’esistenza degli extraterrestri; Ronald Reagan, l’uomo che a Berlino pronunciò il memorabile discorso chiedendo a Gorbaciov di «abbattere quel Muro», il vincitore della Guerra Fredda, sosteneva che i missili balistici una volta lanciati potevano essere richiamati indietro; George Walker Bush, figlio di un ex presidente già direttore della Cia, allevato in una dinastia di petrolieri texani e fuoriclasse della diplomazia come James Baker, aveva un problema con la bottiglia, fu salvato dall’alcolismo dalla moglie Laura; Bill Clinton, portato in trionfo da tutta la stampa progressista, lo ricordiamo inseguito dai giornalisti per un incontro ravvicinato nello Studio Ovale con Monica Lewinsky e non era di quelli del “terzo tipo” che vedeva il suo collega democratico Jimmy Carter; Joe Biden, che dire? Improvvisamente il presidente «in formissima» secondo l’ufficio stampa della Casa Bianca diventa un vecchio rimbambito messo da parte da Barack Obama e soci. (Liberoquotidiano.it)
Su altri giornali
Lo ha detto in conferenza stampa lo stesso Trump che ha avvertito: “Non sarebbe bene per Hamas e non sarebbe bene, francamente, per nessuno. Il tycoon ha aggiunto che “non ci sarebbe mai dovuto essere” il 7 ottobre. (OglioPoNews)
Del significato che si cela dietro queste parole abbiamo avuto un assaggio ieri, martedì 7 gennaio, in occasione della prima conferenza stampa da presidente di Trump, tenutasi dopo la proclamazione ufficiale del Congresso di Washington, a meno di due settimane dal passaggio di consegne finale. (L'INDIPENDENTE)
"Non sarà un bene per Hamas e non sarà un bene, francamente, per nessuno, se non saranno liberati. Scoppierà l’inferno". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Donald Trump parla dalla sua residenza di Mar-a-Lago il giorno dopo essere stato ufficialmente dichiarato dal Congresso come 47esimo presidente degli Stati Uniti. “Ribalterò le azioni di Biden in tema di ambiente” (LAPRESSE)
"Lo ripeto... se questo accordo non sarà concluso entro il mio arrivo in carica, scoppierà l'inferno!" Così il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)
"Se quegli ostaggi non saranno tornati, non voglio danneggiare la vostra trattativa, se non saranno tornati quando entrerò in carica, scoppierà l’inferno in Medio Oriente. Non avrebbero mai dovuto prenderli in ostaggio. (la Repubblica)