Epifania, in Duomo a Trento gli ultimi riti delle festività

Epifania, in Duomo a Trento gli ultimi riti delle festività
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Trentino INTERNO

TRENTO. Oggi, lunedì 6 gennaio, la Chiesa celebra la solennità dell’Epifania, con il racconto evangelico dell’incontro tra Gesù bambino ed i Magi giunti dall’Oriente, guidati da una stella. In una cattedrale gremita, l’arcivescovo Lauro ha presieduto la messa solenne animata dalla Cappella musicale del Duomo e trasmessa in diretta streaming e tv. “I Magi – ha sottolineato don Lauro nell’omelia, citando anche il poeta Turoldo – sono l’immagine degli uomini e delle donne che non si stancano di sognare, desiderare, cercare. (Trentino)

La notizia riportata su altri media

E, in effetti, la ricerca è stata sconvolgente e talmente colma di interesse che mi ha indotto ad andare a fondo e a cercare di dipanare con cura ma con inesorabile gradualità questa enorme matassa di storia, leggenda e memoria. (LA NAZIONE)

Oggi ricorre l’Epifania, festa che conclude il periodo natalizio. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio vola su una scopa; va sui camini e sui tetti delle case e distribuisce cenere e carbone ai bambini cattivi, regali a quelli buoni. (Corriere Salentino)

Si chiama Epifania , ed è una parola greca che significa 'manifestazione', la manifestazione del Signore . La nascita di Gesù senza l'Epifania non è in grado di spiegare la sua potenza sul piano religioso e culturale. (Leccenews24)

Epifania, l’arcivescovo Lauro Tisi: «Magi, simbolo delle donne e degli uomini capaci di sognare. Erode, icona di chi ha come obiettivo della propria vita se stesso»

L’Epifania è l’ultimo festa di un ciclo caratterizzato dall’Immacolata, Natale, Capodanno e da qui il proverbio che “tutte le feste porta via”. , si festeggia la Befana. (StrettoWeb)

Epifania: perché si festeggia proprio il 6 gennaio? Il termine “Epifania” deriva dal greco ἐπιφαίνω (epifàino), che significa “mostrarsi“, “manifestarsi“. (Positanonews)

“I Magi – sottolinea don Lauro nell’omelia, citando anche il poeta Turoldo – sono l’immagine degli uomini e delle donne che non si stancano di sognare, desiderare, cercare. (Il T Quotidiano)