Omicidio di mafia, Comitato in prefettura: «Fatto grave, ma interno ai clan. Lecce è sicura, lotta alle piazze di spaccio»

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«Un fatto gravissimo ma isolato, ovvero interno alle dinamiche delle organizzazioni criminali». Dunque, la città di «Lecce resta una città sicura», ma l'efferato omicidio necessita di reflessioni e massima attenzione: un agguato mafioso che fa alzare ai livelli di guardia l'impegno in prima linea degli investigatori ma anche delle istituzioni tanto sul fronte della repressione quanto su quello della prevenzione. (quotidianodipuglia.it)
Su altre fonti
Il delitto, intorno alle 18 di oggi, mercoledì 18 dicembre Le segnalazioni di alcuni automobilisti di passaggio hanno fatto partire i soccorsi. Un omicidio a Lecce. (La Repubblica)
All’interno della Fiat Panda con la quale la vittima è giunta sul posto e anche all’esterno, vicino al cadavere, sono stati rinvenuti sette chili di hashish imballati e pronti per lo smercio. (l'Immediato)
Dopo gli agguati mortali avvenuti a Corato e Sannicandro, costati la vita a un 55enne e a un 19enne, le pistole hanno sparato alla periferia di Lecce, dove è stato freddato un uomo di 43 anni, già noto alle forze dell'ordine. (Corriere della Sera)

L’agguato intorno alle 18: l’uomo si trovava davanti alla sua Fiat Panda bianca, sulla quale sono stati poi trovati più di sette chili di hashish. I killer sono riusciti a fuggire. (Gazzetta del Sud)
È morto così mercoledì sera poco prima delle 18 in via Papini a Santa Rosa a Lecce Giuseppe De Giosa, 43enne di Adelfia. La modalità di quello che appare un agguato in piena regola e i precenti della vittima spianano la strada ad una prima ipotesi investigativa: una faida per la spartizione delle piazze di spaccio, una lotta tra clan sull’asse Bari-Lecce. (TeleRama News)
Secondo i primi rilievi, compiuti dalla polizia scientifica sul luogo del delitto, i tre proiettili sarebbero partiti da un kalashnikov. Sono questi i primi inquietanti aspetti che stanno emergendo... (Virgilio)