Caso Almasri, Nordio: "Ministro non è passacarte, atti Cpi rivelano dubbi e inesattezze"

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Reggio TV INTERNO

Si vota oggi alla Camera la mozione di sfiducia presentata da Pd, M5s, Avs, Iv, +Europa, nei confronti del ministro della Giustizia Carlo Nordio per la vicenda Almasri. Nel suo intervento Nordio ricorda che nella seduta precedente "il ministro è stato accusato di essere responsabile del numeri dei suicidi in carcere, dei magistrati fuori ruolo, dell'obbligatorietà dell'azione penale, di un panpenalismo, del problema delle madri detenuti, della salute nelle carceri, perfino della confisca dei beni a Cavallotti che è stato assolto, dell'abbattimento dell'arretrato civile, della crociata contro le intercettazioni, del dossieraggio dei parlamentari. (Reggio TV)

Se ne è parlato anche su altri media

Non arretriamo di un centimetro, si fa e si farà, senza contrapposizioni e polemica, senza retropensieri o processi alle intenzioni". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio conversando con i cronisti in Transatlantico. (Civonline)

Schlein a Nordio: "Da quando è diventato Ministro ha rinnegato se stesso ogni giorno" 26 marzo 2025 "Da quando è diventato ministro, Lei ha rinnegato se stesso ogni giorno. Le idee che predicava da garantista prima di entrare al Governo sono state tradite dalle sue stesse scelte". (Il Sole 24 ORE)

Un governo che non abbia una ministra del Turismo rinviata a giudizio per falso in bilancio e indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato. "L'Italia merita un governo che non abbia un ministro della Giustizia che libera i torturatori mentre mette in carcere i minori, che attacca i giudici e non ottempera gli obblighi di legge. (Civonline)

La Camera respinge la mozione di sfiducia a Nordio: 215 no (L'Unione Sarda.it)

"Chi ha deciso il rilascio di Almasri e riportarlo in Libia, la presidente Meloni? Il paese ha il diritto di sapere la verità". Lo ha detto in Aula della Camera la segretaria del Pd, Elly Schlein, rivolgendosi al ministro Nordio. (La Stampa)

iniziano a dare la sensazione che si tratti di un attacco programmato, duraturo per evitare quella che secondo noi è la madre delle riforme, quella sulla separazione delle carriere e l'inserimento del sorteggio nel Csm. (QUOTIDIANO NAZIONALE)