Il 2024 dell’automotive: i principali fatti economico-finanziari, tra licenziamenti e invenduto
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il 2024 sarà ricordato come l’anno del tracollo per l’industria automobilistica europea e globale. In soli dodici mesi, il settore ha registrato oltre 150.000 licenziamenti, con un’ondata di chiusure di stabilimenti e fallimenti che hanno travolto sia i giganti del mercato come Volkswagen e Stellantis, sia l’indotto rappresentato da fornitori storici come Bosch e Continental. La crisi della domanda ha portato a un accumulo record di oltre 500.000 veicoli invenduti, stoccati nei piazzali delle fabbriche. (Primonumero)
La notizia riportata su altre testate
Crisi di mercato e di vendite, scioperi e mobilitazioni sindacali contro chiusure di stabilimenti, cassa integrazione e licenziamenti, investimenti mancati o sbagliati da parte delle imprese, giravolte e speculazioni politiche. (sbilanciamoci.info)
A novembre, Michelin ha dichiarato che avrebbe chiuso due fabbriche francesi che producevano pneumatici per autocarri e furgoni. Le cifre di Clepa non includono le perdite di posti di lavoro annunciate per gli anni a venire. (Corriere del Ticino)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Tra crolli delle vendite, accumulo di scorte invendute, licenziamenti di massa senza precedenti e ondate di cassa integrazione, l’industria dell’auto sta affrontando una crisi che scuote le sue fondamenta. (Primonumero)