Il treno regionale è in ritardo? Da gennaio verrai rimborsato in automatico
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A partire da gennaio 2025 Trenitalia ha deciso che sarà attivo un sistema di rimborso automatico per i suoi clienti. Infatti, qualora si verificasse il ritardo di un treno superiore ai 60 minuti, l'indennizzo verrà accreditato sulla carta utilizzare per comprare il biglietto, senza alcuna richiesta o reclamo ulteriore da parte del viaggiatore. Spesso capita, anche per compagnie aree, che in mancanza di una comunicazione ufficiale per posta o sul sito web, il consumatore perde la possibilità di ottenere un rimborso nonostante alcuni imprevisti di viaggio che non sono dipesi dalla sua volontà. (SiViaggia)
La notizia riportata su altre testate
Da gennaio, come annunciato dall'azienda di trasporti che opera a livello nazionale, cambieranno alcune cose per quanto riguarda i rimborsi automatici, e sono in arrivo altre novità su alcune tipologie di convogli, come i Regionali. (leggo.it)
La tratta con il maggior numero di ritardi è stata la Milano-Genova, seguita dalla Bologna-Lecce. Un'inchiesta condotta da Altroconsumo ha rivelato che un terzo dei cittadini che ha viaggiato con un treno ad alta o media velocità negli ultimi dodici mesi è arrivato in ritardo a destinazione. (LaVoceDiGenova.it)
Vediamo come funzionano i nuovi rimborsi dei treni, chi ne ha diritto e a quanto ammontano i risarcimenti. Ma questa novità non vale per tutti. (Today.it)
Dunque anche per novembre i pendolari valdarnesi potranno ottenere il bonus, che ricordiamo corrisponde al 20% del valore dell’abbonamento mensile (oppure al 10% di 1/12 dell’abbonamento annuale); il bonus si potrà utilizzare come sconto per l’acquisto del successivo abbonamento oppure richiederne il pagamento su conto corrente. (Valdarnopost)
A partire dal 1° gennaio 2025, Trenitalia introdurrà un sistema di rimborsi automatici per i passeggeri dei treni regionali. In caso di ritardi superiori ai 60 minuti, gli indennizzi saranno accreditati direttamente sulla carta utilizzata per l’acquisto del biglietto elettronico, senza necessità di richiesta da parte del cliente. (Qualitytravel.it)
Nuovi dettagli emergono sull’organizzazione che ha permesso al boss mafioso Matteo Messina Denaro di rimanere latitante per 30 anni. Gli investigatori hanno identificato almeno 15 persone collegate al super latitante attraverso documenti falsi trovati nei suoi covi, tra cui carte d’identità e patenti intestate a complici o persino a ignari cittadini. (Il Giornale d'Italia)