Cultura, al ministero c’è chi brinda: nuovi dirigenti e solite mance

Cultura, al ministero c’è chi brinda: nuovi dirigenti e solite mance
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Sarà un bel Natale, per la cultura, soprattutto per chi non lavora al ministero della Cultura. Il Cdm di ieri sera ha infatti approvato, data la “straordinaria necessità e urgenza” (sic) di favorire il settore, il cosiddetto “decreto cultura” che il ministro Alessandro Giuli aveva promesso all’inizio di novembre. LEGGI – Spot sull’azzardo: salta il … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

È convocata per oggi una riunione tecnica preparatoria, in vista del Consiglio dei Ministri in programma per lunedì. All’ordine del giorno è prevista l’analisi di un decreto Cultura: il testo, in base a quanto emerso finora, prevede un "piano Olivetti" per favorire la cultura come "bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità", con interventi per la rigenerazione delle periferie e per sostenere biblioteche e librerie. (Sky Tg24 )

Lo... 'Il Decreto legge Cultura è un primo segnale concreto di attenzione al mondo del libro dopo il confronto avviato con tutta la filiera dal ministro Alessandro Giuli, che ringraziamo. (Virgilio)

Arrivano anche l’obbligo dell’invio della fattura per gli acquisti fatti con il bonus per 18enni e la semplificazione della burocrazia dei piccoli spettacoli. (Italia Oggi)

Referendum abrogativo dell’obbligo di vaccinazioni pediatriche: il punto di vista di un giurista

Così il Ministro Alessandro Giuli ha commentato le finalità del nuovo Decreto riferito a «Misure urgenti in materia di Cultura», approvato in sede di Consiglio dei Ministri proprio all’antivigilia di Natale, nella giornata del 23 dicembre. (ExibArt)

Il nuovo decreto Cultura, che verrà discusso oggi in una riunione preparatoria per il Consiglio dei Ministri di lunedì, prevede importanti misure di rinnovamento per la scena culturale italiana. Due dei progetti principali sono il piano Olivetti e il piano Mattei, che puntano a rendere la cultura un bene comune facilmente accessibile e a rafforzare le relazioni culturali con l’Africa. (Ultima Voce)

Su queste pagine, per esempio, è recentemente apparso un articolo a firma dell’ex Maresciallo Marco Billeci che, pur complimentandosi per lo slogan utilizzato e augurandosi, alla fine, che le sue stesse perplessità si dimostrino non corrette, elenca quelle che risulterebbero le ragioni dell’inopportunità “strategica” della scelta referendaria. (Il Giornale d'Italia)