Tregua tra Giuli e FdI. La «rivoluzione» arriva per decreto
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Lo aveva annunciato dopo il suo arrivo turbolento al governo, tra la cacciata del primo capo di gabinetto (invischiato nell’affaire Boccia) e le dimissioni forzate del secondo (mal digerito dalla destra): «Cambierò tutto al ministero della Cultura». Per farlo, Alessandro Giuli ha scelto il mezzo preferito dai suoi colleghi: il decreto. Ma per uno che ha esordito parlando di «quarta rivoluzione», è bizzarro non averne fatto neanche una. (il manifesto)
Su altri giornali
Roma — Onorevole Elisabetta tti, voi di Avs avete protestato contro la nomina dei sei nuovi dirigenti del ministro della Cultura. Il decreto ne prevede tre, sono comunque troppi? (la Repubblica)
Arrivano anche l’obbligo dell’invio della fattura per gli acquisti fatti con il bonus per 18enni e la semplificazione della burocrazia dei piccoli spettacoli. (Italia Oggi)
Introduzione (Sky Tg24 )
Previsto a fine novembre, entrato e uscito dallo scorso cdm, il provvedimento conferma tuttavia la gran parte delle misure che il ministro chiedeva e sulle quali c’erano stati malumori, anch… Alessandro Giuli la spunta e incassa il primo decreto a suo nome, ma il testo entrato in consiglio dei ministri al termine dell'esame perde pezzi importanti. (L'HuffPost)
COLLEFERRO – Nel tardo pomeriggio di ieri, 23 Dicembre, ha avuto luogo in Piazza dei Cosmonauti a Colleferro, la cerimonia di inaugurazione del nuovo Archivio Storico – Centro di Documentazione, intitolato al compianto Renzo Rossi. (Cronache Cittadine)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, lunedì 23 dicembre, il Decreto Legge Cultura, introducendo diverse misure a beneficio del settore dello spettacolo dal vivo: tra queste è presente la stabilizzazione della norma che consente l’organizzazione semplificata di concerti e attività di spettacolo dal vivo in venue all’aperto fino a 2000 spettatori, tramite la sola richiesta in Segnalazione Certificata di Inizio Attività. (Rockol)