Cinema, arrivano i film vietati ai minori di 10 anni
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Arrivano i film vietati ai minori di 10 anni. L’introduzione di una nuova categoria riferita alle opere cinematografiche non adatte ai minori di 10 anni è una delle novità contenute nel decreto legge relativo a misure urgenti in materia di cultura, approvato l’antivigilia di Natale dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Si tratta del provvedimento che lancia il cosiddetto "Piano Olivetti per la cultura", con una serie di obiettivi, tra cui promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate; valorizzare le biblioteche quali strumenti di educazione intellettuale e civica, di socialità e di connessione sociale; promuovere la filiera dell'editoria libraria, anche attraverso il sostegno alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, interesse storico-artistico e di prossimità; tutelare e valorizzare il patrimonio e le attività degli archivi nonché degli istituti storici e culturali, quali custodi della storia e della memoria della nazione. (Italia Oggi)
La notizia riportata su altre testate
A inizio novembre il ministro della Cultura Alessandro Giuli aveva annuncia “un decreto legge Cultura”, in cui avrebbe ripristinato il fondo di 30 milioni per le biblioteche. (Il Libraio)
Arriva il piano Olivetti della cultura con una struttura ad hoc che avrà l’obiettivo di promuovere la cultura come bene accessibile e integrato nella vita delle comunità: dalla valorizzazione delle biblioteche al rilancio delle periferie e aree svantaggiate. (Italia Oggi)
Roma — Onorevole Elisabetta tti, voi di Avs avete protestato contro la nomina dei sei nuovi dirigenti del ministro della Cultura. Il decreto ne prevede tre, sono comunque troppi? (la Repubblica)
E proprio con lo scoprimento della targa di intitolazione – posta sulla porta di ingresso dell’Archivio Storico e coperta temporaneamente dal tricolore – si è aperta una cerimonia il cui ospite d’onore – assente solo fisicamente – era proprio Renzo Rossi. (Cronache Cittadine)
Dovevano essere sei e invece sono diventati tre, finiti sotto la scure dei rilievi della ragioneria dello Stato: si sarebbe trattato di uno «spreco di denaro pubblico». Un decreto Cultura dimezzato nel vero senso della parola, a cominciare dalla nomina dei nuovi dirigenti. (la Repubblica)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella giornata del 23 dicembre, il Decreto Cultura, che introduce misure innovative per valorizzare il patrimonio culturale, sostenere l'editoria e promuovere la cooperazione culturale con Africa e Mediterraneo. (Il Vescovado Notizie)