L'editoriale del direttore Roberto Napoletano. I soliti gufi, il nuovo Sud che esiste e la nuova Europa da costruire

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Siamo contenti. Anche quest'anno il Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno certifica che il Sud è cresciuto più della media nazionale. Anche quest'anno, però, esattamente come nelle edizioni precedenti, si evidenzia che negli anni a venire il Mezzogiorno tornerà come tasso di crescita di nuovo sotto la media nazionale. Siccome la loro consueta previsione per il futuro sempre negativa è stata smentita a consuntivo dai loro stessi dati sempre positivi, abbiamo buone ragioni per ritenere che i primati di crescita di prodotto interno lordo, occupazione a tempo indeterminato e esportazioni del nostro Mezzogiorno si confermeranno anche nei prossimi anni. (ilmattino.it)

Su altri media

Il Pnrr chiama, il Sud risponde. I comuni meridionali stanno facendo la propria parte rispetto alla mission del Recovery plan che vuole che il 40% delle risorse vadano a finanziare progetti delle regioni meridionali. (Italia Oggi)

Svimez: gli exploit di 2023 e 2024 non bastano. Indispensabile invertire la rotta su sviluppo e occupazione (Quotidiano di Sicilia)

L’Italia si confronta con un preoccupante declino demografico che si ripercuote inevitabilmente sul sistema scolastico. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2022-2023 gli studenti iscritti ai cicli non terziari erano poco più di 7 milioni, con una distribuzione territoriale sbilanciata: il 62,6% concentrato nelle regioni del Centro-Nord e il restante 37,4% nel Mezzogiorno (Orizzonte Scuola)

Pil ed export crescono ma troppi i disoccupati. Ed è gelo demografico

In questo quadro, il Sud cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord - +0,9% contro 0,7% - ma siamo già molto. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

L'abrogazione della decontribuzione per il Sud prevista dalla Manovra mette a rischio circa 25 mila posti di lavoro. A dirlo è il rapporto 2024 della Svimez, che prevede una riduzione di due decimi di punto della crescita del Pil nel Mezzogiorno e di tre decimi dell'occupazione. (Corriere della Sera)

L’intera Provincia: 356mila. Italia, 2042. (La Repubblica)