MotoGP 2025: KTM continua o si ferma?
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La situazione potrebbe essere molto grave, lo stop alla MotoGP resta per tanti osservatori una delle opzioni. Però in questo momento c’è più di una speranza che si continui: ci risulta, in particolare, che tutti i piloti e i loro manager abbiano ricevuto una mail interna dal tono rassicurante. Si tratterebbe - il condizionale resta obbligatorio - di una comunicazione che ammette le grosse difficoltà, ma più o meno dice “E’ un momento difficile, non lo nascondiamo... (Moto.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
E che, proprio come abbiamo già scritto, il clima di sfiducia intorno a KTM in questo momento di profondissima crisi deriva quasi più da questi atteggiamenti che dall’oggettività dei fatti, visto che ad oggi è vero che tre società di KTM sono in amministrazione controllata con 3 miliardi di debiti, ma non la società che si occupa del racing. (MOW)
La situazione è così critica che l'azienda ha già proceduto a licenziamenti ed è intenzionata a sospendere la produzione di moto nei siti austriaci nei mesi di gennaio e febbraio del prossimo anno. In questo momento starebbe cercando di recuperare almeno 100 milioni di euro per continuare l'attività oltre il 2024. (Moto.it)
Ciò impone alla Casa di Mattinghofen una svolta generale, non escludendo niente, sul piano strategico, manageriale, tecnico, amministrativo, corse comprese. Anzi c’è una pesante crisi finanziaria con debito crescente (oggi sopra 250 milioni di euro, con perdite per il 2024 stimate di oltre 900 milioni di euro) e perdita del 90% del valore azionario. (La Gazzetta dello Sport)
A parlare è Giuliano Zanetti, rsu della Mv Agusta, che ogni giorno si confronta con i suoi colleghi di lavoro. Essendo il 51 per cento della Mv Agusta in mano agli austriaci di Ktm, il timore che questa situazione possa coinvolgere anche la storica azienda motociclistica varesina è più che giustificato. (varesenews.it)
KTM dichiara insolvenza per 2,9 miliardi. Coinvolti 3.623 dipendenti, 500 posti tagliati e produzione ferma. Futuro incerto per azienda e regione. (Mondo Motori)
Perché la rabbia è proprio ciò che si percepisce per prima rispetto non tanto a KTM, ma al suo amministratore, Stefan Pierer. Quello che tutti si chiedono, di fatto, è come sia stato possibile che una azienda che è sembrata in crescita fino a pochissimi mesi fa e che per anni ha chiuso il bilancio addirittura con utili sia arrivata nel giro di così poco tempo sul lastrico. (MOW)