Milano, il piano per Capodanno è pronto: dalle zone rosse all’uso dei fuochi d’artificio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Anche quest’anno Milano si appresta a festeggiare il Capodanno con una serie di misure studiate per garantire ordine pubblico, sicurezza e rispetto dell’ambiente. Palazzo Marino punta sul buon senso per limitare l’uso di fuochi d’artificio e materiali pirotecnici. Sebbene non ci sia un divieto assoluto come a Roma, l’amministrazione comunale ha avviato una campagna di sensibilizzazione per scoraggiarne l’utilizzo. (Mitomorrow)
La notizia riportata su altri media
L’idea è chiara: «Aree verdi, parchi e zone pedonali ben illuminate e curate creano un ambiente sicuro, come pure l’installazione di impianti di videosorveglianza». (il manifesto)
La sicurezza delle città deve essere oggetto di tutela e di promozione ma le strategie adottate in materia devono sfuggire alla logica della pura comunicazione ed a sviluppi illiberali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A livello provinciale esamineremo la questione in modo più approfondito nella riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che terremo questo mese, ponendo particolare attenzione alla previsione ed all’utilizzo appropriato di un mezzo davvero potente con riferimento ai possibili ambiti di applicazione». (La Provincia di Cremona e Crema)
Tra le novità c’è la Direttiva per le "zone rosse", che prevede controlli più severi e la possibilità di allontanare le persone considerate pericolose o con precedenti penali. Con l’arrivo dei festeggiamenti per il Capodanno, il ministero dell’Interno ha adottato misure straordinarie per garantire la sicurezza nelle città italiane. (QuiFinanza)
Capodanno, cresce allerta sicurezza: "zone rosse" e controlli nelle città 31 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
“Zona rossa”, due parole ormai uscite dall’uso comune degli italiani dalla fine della pandemia e che in questi giorni di festa tornano, ma con una nuova veste. In vista della notte di San Silvestro il ministro dell'Interno ha chiesto ai rappresentanti territoriali provvedimenti ad hoc per stazioni ferroviarie, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate «da un’elevata concentrazione di persone». (ilmessaggero.it)