Scontri a Bologna, Clancy non risponde a Salvini: “Io in piazza? Era giusto esserci”

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il Resto del Carlino INTERNO

– “Non rispondo nemmeno a chi chiede le mie dimissioni”. Emily Clancy taglia corto sulle dichiarazioni di Matteo Salvini, che aveva chiesto le dimissioni della vicesindaca a seguito della sua presenza in piazza durante la manifestazione dei collettivi – non autorizzata – in risposta al corteo di Casa Pound e Rete dei patrioti. “Ero in piazza perché la presenza delle istituzioni non è una formalità, ma un dovere democratico”, ribatte Clancy, che poi cita Sandro Pertini e sferza: “Il fascismo non è un opinione, ma un crimine”. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre fonti

"Dopo i delinquenziali attacchi dei soliti centri sociali agli agenti di Polizia, mi sarei aspettato delle scuse dal sindaco di Bologna. Il mio ministero sta proseguendo il proprio lavoro sui progetti che riguardano lo sviluppo della città, come il Passante, ma sono preoccupato per i bolognesi costretti ad assistere a scene di violenza da parte di teppisti di sinistra. (Liberoquotidiano.it)

Alla premier "ho chiesto di collaborare, falso che le abbia dato della picchiatrice fascista. "Giorgia Meloni non scambi le richieste di collaborazione per l’alluvione con l’obbedienza al capo. (il Resto del Carlino)

Le tensioni politiche sfociano negli scontri in strada a Bologna, mentre ricorrono i 35 anni dalla caduta del muro di Berlino Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)

Centri sociali "da chiudere subito", strage di donne, Arcangelo ucciso per sbaglio, nuove regole per le ricette mediche e le altre notizie da sapere per iniziare la giornata

Una realtà che a Bologna, benché con numeri limitati (e con immaginabili difficoltà di convivenza) è presente da diversi anni e, periodicamente, produce manifestazioni più o meno partecipate, ma certamente sempre oggetto di contestazione da parte dei collettivi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

BOLOGNA — Elly Schlein arriva a Bologna per difendere le piazze antifasciste della città dalla marcia nera di Casapound e dei Patrioti. (La Repubblica)

I centri sociali "da chiudere subito" Non si spegne l'eco degli scontri avvenuti a Bologna tra militanti antifascisti e polizia. I primi volevano raggiungere il corteo organizzato da CasaPound e la polizia li ha bloccati per evitare l'incontro tra i due gruppi. (Today.it)