Tra conferme e new entry: chi sono i parlamentari del Congresso Usa

Tra conferme e new entry: chi sono i parlamentari del Congresso Usa
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Policy Maker ESTERI

Gli elettori USA hanno votato per il presidente e per il rinnovo della Camera dei rappresentanti e per un terzo del Senato: 469 membri del Congresso divisi tra i 435 deputati della Camera e 34 dei 100 senatori. Molte conferme e poche new entry Melania Trump in tacco 12 ha varcato per la seconda volta la porta d’ingresso della Casa Bianca. Un ritorno, quello del marito Donald, che fa il paio con numerose conferme all’interno del Congresso americano. (Policy Maker)

Su altri media

– La vittoria dei repubblicani non si ferma alla Casa Bianca, ma è totale: stando alle proiezioni di Decision Desk, è ormai certo che il partito che sostiene Donald Trump sarà maggioranza alla Camera dei rappresentanti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Tycoon ha vinto le elezioni presidenziali e ha ottenuto il controllo del Senato, ma resta incerta la maggioranza alla Camera, dove i conteggi sono ancora in corso. Se i Repubblicani otterranno anche la Camera, Trump avrà pieno controllo sul Congresso, mentre i Democratici sperano di mantenere un contrappeso alla sua presidenza (Sky Tg24 )

Secondo l’Associated Press, mercoledì pomeriggio i repubblicani detengono 52 seggi al Senato, tre seggi in più rispetto alla legislatura precedente. I democratici attualmente detengono 43 seggi, più il senatore indipendente Bernie Sanders, che fa parte del partito. (Teleblu)

Chi avrà la maggioranza alla Camera degli Stati Uniti?

Oltre a eleggere il Presidente che governerà gli Usa per i prossimi quattro anni, il 5 novembre i cittadini statunitensi sono stati chiamati a votare anche i membri del Congresso. La Camera, composta da 435 seggi, è stata interamente rinnovata, al Senato invece sono 34 i nuovi rappresentanti. (Fanpage.it)

Anche la cupola ottocentesca di Capitol Hill si tinge di rosso. I repubblicani conquistano il Senato americano e si avviano a mantenere il controllo della Camera spianando la strada a Donald Trump per una presidenza in discesa e una mano più che libera su leggi e nomine, come accadde all'inizio del suo primo mandato nel 2017. (laRegione)

Anche in questo caso, comunque, in America e altrove si sta parlando del ruolo esercitato dai sondaggi. Sondaggi che non avevano previsto una affermazione così netta da parte di Donald Trump e, parallelamente, ritenevano che la Camera sarebbe stata Democratica. (Corriere del Ticino)