Scena muta alla maturità, la preside delle studentesse «ribelli»: «Il valore dimostrato conta più dei voti»

Scena muta alla maturità, la preside delle studentesse «ribelli»: «Il valore dimostrato conta più dei voti»
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Corriere della Sera INTERNO

«Gli ispettori e l’attenzione del Ministro era quello che volevamo». Le neodiplomate «ribelli» Linda, Virginia e Letizia, liceali veneziane protagoniste dell’ammutinamento alla maturità al liceo Foscarini, hanno acceso la miccia. Adesso toccherà al ministero dell’Istruzione spegnerla, verificando se le 10 insufficienze in greco su 14 appioppate al liceo Foscarini dalla commissaria esterna siano state veramente troppe, o se le ragazze abbiano «peccato» di arroganza, pretendendo di darsi una valutazione mettendo all’angolo la commissione. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Condivido questa sua tesi anche se con delle argomentazioni diverse. Donazzan ha condannato il comportamento delle tre studentesse ribelli e chiesto una qualche forma di punizione. (Il Fatto Quotidiano)

Potrebbe avere dei risvolti giudiziari la vicenda delle insufficienze in greco assegnate alla maturità dalla commissione a due terzi di una classe di un liceo Classico di Venezia: alcune studentesse con la media dei voti degli ultimi tre anni piuttosto alta, all’esame finale orale non hanno infatti risposto alle domande della commissione per “disubbidienza civile” poiché i voti presi dalla commissaria esterna di greco e avvallati dalla commissione tutta sono stati giudicati “offensivi”, “umilianti” e “ingiusti”. (Tecnica della Scuola)

Prima: la scuola rappresenta per gli studenti il primo momento di socializzazione secondaria, è un’esperienza di cittadinanza. Professor Andrea Porcarelli, docente di pedagogia della scuola all'università di Padova, cosa pensa del «caso Foscarini»?«Tre considerazioni. (Corriere della Sera)

Maturità al liceo Foscarini, voto in greco contestato. Il ministro Valditara vuole andare a fondo: «Accertare errori o abusi»

Lo scrittore Enrico Galiano, noto per la sua attenzione alle tematiche giovanili, ha preso posizione a favore delle ragazze, definendo il loro gesto come un atto di coraggio e di denuncia contro le ingiustizie. (Orizzonte Scuola)

Una vicenda in cui a oggi l’unica verità ufficiale è quella delle ragazze, che per protesta contro i voti troppo bassi al compito di greco, hanno deciso di non farsi interrogare all’orale, ma di leggere una loro lettera a metà tra la difesa del proprio impegno e l’invettiva contro i prof («questo non è il nostro fallimento, ma il vostro», ha scritto e letto una di loro). (ilmessaggero.it)

Si aggiunge un altro capitolo alla storia di Linda Conchetto, Virginia Gonzales e Lucrezia Novello, le tre studentesse del liceo Foscarini che come forma di critica nei confronti dei bassi voti ottenuti nelle prove scritte di maturità hanno deciso di non rispondere alle domande dell'orale. (ilgazzettino.it)