Autonomia differenziata e violazioni costituzionali: undici articoli a rischio con la Legge 86/2024
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Sono ben undici gli articoli della Carta costituzionale che riteniamo violati con l’approvazione della Legge 26/2024, n. 86 approvata lo scorso mese di giugno: il concetto è stato ribadito oggi, nel Palazzo della Corte costituzionale, durante la prima udienza pubblica sull'autonomia differenziata a seguito dei ricorsi promossi dalle regioni Puglia, Campania, Sardegna e Toscana e rispetto ai quali il sindacato Anief si è costituito con una memoria in difesa dei livelli omogenei di istruzione su tutto il territorio nazionale. (Finanza Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
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Dopo il ricorso delle Regioni rosse: allarme sberla. (La Verità)
La tensione è palpabile, orecchie tese dalla maggioranza. (la Repubblica)
Certo, i toni usati dagli “avvocati” delle regioni nell’udienza pubblica tenutasi ieri davanti ai giudici costituzionali... Una poco incoraggiante fotografia di un Paese diviso a metà, che prefigura la possibile contrapposizione in campagna elettorale se si dovesse infine arrivare al referendum per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata il prossimo giugno. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
A gennaio, infatti, esauriti le verifiche di competenza della Cassazione, la stessa Corte costituzionale dovrà valutare se il referendum richiesto da 1.300.000 persone sia ammissibile. Per chi ritiene di dover contrastare non solo le incostituzionalità, ma il complessivo disegno politico di divisione dell’Italia che l’attuale maggioranza promuove è questo il passaggio decisivo. (il manifesto)
I reclami sulle questioni di costituzionalità riguardanti la legge sono stati sollevati dalle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania (LAPRESSE)