Margaret Spada, nello studio Procopio trovati bisturi e farmaci: «Lì dentro operavano». Il possibile inquinamento delle prove
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C’era un bisturi, l’anestetico locale, altri farmaci. Le prove, insomma, che lì dentro si facessero operazioni chirurgiche e non solo filler. Fino a sera i carabinieri dei Nas sono rimasti ieri nello studio medico di Marco e Marco Antonio Procopio, in via Cesare Pavese nel quartiere Eur di Roma, per ispezionare l’appartamento dove Agata Margaret Spada è finita in coma il 4 novembre all’inizio di un intervento di rinoplastica, per poi morire tre giorni dopo in ospedale. (Corriere Roma)
Ne parlano anche altre testate
Lentini si ferma per l’ultimo saluto ad Agata Margaret Spada. Al Municipio, intanto, le bandiere sono a mezz’asta come da lutto cittadino proclamato dal sindaco Lo Faro. (SiracusaOggi.it)
ROMA. Proseguono le indagini sulla tragica morte di Margaret Spada, la giovane di 22 anni deceduta dopo un intervento di rinoplastica il 4 novembre. I carabinieri del Nas hanno effettuato un sopralluogo nello studio medico del quartiere Eur di Roma, dove la ragazza è entrata in coma all'inizio dell'operazione, morendo tre giorni dopo in ospedale. (YouTG.net)
Ciao Stellina, quando ero piccola ho espresso il desiderio di avere una sorellina e sei arrivata tu». LENTINI (SIRACUSA). (La Stampa)
ANSA «La perdita di una ragazza che ha ancora una vita davanti, riguarda tutta una comunità», ha sottolineato nell'omelia don Maurizio Pizzo. (Avvenire)
Centinaia di persone hanno partecipato alla camera ardente e ai funerali. La morte di Margaret Spada, il preside dell’istituto in cui ha studiato: “La scuola non è attrezzata contro gli effetti dei social” Di (Orizzonte Scuola)
Marco Antonio Procopio torna su Instagram, la vetrina che lo ha reso conosciuto nel mondo della chirurgia estetica social, pubblicando un nuovo post insondabile - un punto nero su sfondo bianco - che però raccoglie subito reazioni di supporto: «Chi vi conosce sa», «Sempre con voi, siete delle grandi persone», «Chi non li conosce di persona non può parlare, sono persone di una umanità infinita e vi posso dire che il loro lavoro lo fanno per passione e non per soldi come tanti pensano, hanno fatto del bene a tante persone e senza soldi». (Corriere Roma)