Palermo, il film del Far west davanti al cimitero dei Rotoli
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Francesco Lupo è arrivato all’ingresso del cimitero dei rotoli in via Vergine Maria a bordo di una Volkswagen Taigo, automobile di servizio rilasciata dall’officina dove aveva portato a riparare la sua Golf. È sceso ed è andato incontro ad Antonino Fragali, mentre il complice alla guida del mezzo stava posteggiando l’auto davanti il fioraio. Prima una raffica di calci e pugni, poi l’esplosione di 7 colpi di pistola, una Beretta calibro 9 parabellum semiautomatica, che gli investigatori della squadra mobile ritroveranno allo Zen 2 all’interno di un sacchetto lanciato da uno dei balconi dei casermoni. (Giornale di Sicilia)
La notizia riportata su altre testate
Gli agenti della squadra mobile sono certi di avere individuato il giovane che impugna la pistola, ripreso davanti al cimitero da alcune telecamere di videosorveglianza. L’uomo è ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Villa Sofia. (Giornale di Sicilia)
L'uomo è... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
PALERMO – Uno guidava la macchina il giorno del tentato omicidio, l’altro è sceso insieme a Francesco Lupo arrestato con l’accusa di avere sparato ad Antonino Fragali davanti al cimitero dei Rotoli. Lupo è stato identificato, gli altri due ancora no. (Livesicilia.it)
Le condizioni dell'uomo rimangono critiche. Ha subito un intervento chirurgico a Villa Sofia. Il fermato è un 30enne, il cui padre e fratello furono uccisi nel marzo 2019. Avrebbe colpito la vittima con calci e pugni, splodendo poi colpi d'arma da fuoco. (98zero.com)
C'è un fermo per il tentato omicidio che si è consumato ieri (domenica 22 dicembre) davanti al cimitero dei Rotoli di Palermo. La polizia, su delega della procura, ha fermato il presunto autore del ferimento con colpi di arma da fuoco di Antonino Fragale, di 43 anni, un operaio della Reset, le cui condizioni sono critiche dopo l'operazione eseguita all'ospedale di Villa Sofia. (Giornale di Sicilia)
Fragali domenica è scampato per un pelo alla morte, in via Vergine Maria, dopo essere stato colpito da almeno cinque proiettili fra il torace e l’addome: ricoverato a Villa Sofia, dopo un lungo intervento chirurgico, è sempre in prognosi riservata. (Giornale di Sicilia)