L'haka fa paura, gli All Blacks un po' meno. Italia, sconfitta onorevole
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Non è stata una marea nera. Se non altro perchè senza l'ultima meta di Beauden Barrett sarebbe stato il miglior risultato delle sfide con gli All Blacks. Loro restano di un altro pianeta. Ci abbiamo provato ma la buona volontà non basta neanche a Torino. È finita 29 a 11 (4 mete a 1) al termine di 80 minuti in cui gli errori sono troppi e non basta la difesa per fermare la marea nera. L'Italia parte bene e costruisce la sua partita soprattutto sulla fase difensiva. (il Giornale)
Su altri media
È la prima volta che assumo questa veste dal primo minuto». la soddisfazione di Ignacio Brex che, grazie ai gradi di capitano, presenta il match che vedrà impegnata l’Italia contro una big. (ilgazzettino.it)
Giocare con gli All Blacks significa toccare con mano la storia del rugby, forse l’unico caso al mondo in cui mettere le mani su un’opera d’arte non solo non è un reato, ma è doveroso. (Sky Sport)
TORINO – È un Gonzalo Quesada a due facce quello che si presenta nella sala stampa dello Juventus Stadium. Da una parte l’orgoglio per aver messo in grande difficoltà degli All Blacks che hanno schierato la miglior formazione possibile, dall’altra la frustrazione per un risultato che poteva essere ancora migliore. (OnRugby)
Il video dell’unica marcatura azzurra della serata allo Juventus Stadium Il pubblico dello Juventus Stadium di Torino ha apprezzato il cuore e la passione messa in campo dagli Azzurri e li ha sostenuti con tutto il proprio calore, ma c’è stato un momento dove è esploso: la meta di Tommaso Menoncello al 75′ della gara. (OnRugby)
Al 24’ la facile meta centrale di Roigard trasformata da Barrett, ed è 6-10. Un minuto più tardi arriva un altro calcio di Garbisi ed è 6-3. (Quotidiano Sportivo)
Un tentativo per la verità spesso utilizzato in passato dai vari Ct via via succedutisi alla guida del XV italico, ma mai foriero di effetti positivi. L’assicurazione del commissario tecnico Gonzalo Quesada “Siamo competitivi” più che un proclama, va considerata come l’estremo tentativo di infondere fiducia ai suoi. (Quotidiano Sportivo)