Chi si straccia le vesti per le carceri sa che non servirà a niente, senza interventi radicali (di M. Perduca)

Chi si straccia le vesti per le carceri sa che non servirà a niente, senza interventi radicali (di M. Perduca)
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L'HuffPost INTERNO

La lamentazione sulle carceri è ormai diventata una pappa talmente tanto riscaldata che anche chi continua a propinarla la vive come un inevitabile automatismo da cui, per educazione, immagine o “empatia”, non può sfuggire, ma che a nulla serve. Sono anni che la politica si straccia le vesti di fronte al sovraffollamento strutturale di cui è causa. E non passa giorno senza che l'ultimo arrivato lanci l'ennesimo appello affinché le cose finalmente cambino perché è “intollerabile”, “oltraggioso”, “insostenibile”, “barbaro” eccetera. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Papa Francesco lo aveva annunciato l'estate scorsa, dando notizia che in apertura del Giubileo 2025 avrebbe varcato la Porta Santa del carcere romano di Rebibbia: «Propongo ai governi scrisse - che nell'Anno Santo si assumano per i detenuti iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in se stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell'osservanza delle leggi». (il Giornale)

“Il fenomeno dei suicidi è un fardello di dolore collettivo, e quando avviene in carcere lo sentiamo ancora più gravoso. Tuttavia esso non è correlato al sovraffollamento, ma piuttosto alla solitudine, al dolore, alla mancanza di prospettive”. (LAPRESSE)

I suicidi sono all’ordine del giorno e continuano ad aumentare nell’indifferenza del ministro e del governo". Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi. (Civonline)

Carceri, Nordio: "Fenomeno dei suicidi non è correlato al sovraffollamento"

Con il governo che non vuol sentire parlare di indulto o amnistia e l'opposizione che lo sprona, nell'anno del record dei detenuti suicidi, a fare qualcosa. Dopo l'apertura della Porta Santa a Rebibbia, da parte di Papa Francesco, si torna a parlare di carceri. (L'HuffPost)

Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze, alla cerimonia religiosa di ieri a Rebibbia hanno partecipato molti di coloro che hanno il potere di adeguare le carceri al dettato costituzionale, oltre che alla legge di Dio. (il manifesto)

Così, in un’intervista a Libero, il ministro della Giustizia Carlo Nordio. (La Nuova Sardegna)