Scherma, la rabbia di Malagò: «Inaccettabile avere giudici asiatici come il finalista»

Scherma, la rabbia di Malagò: «Inaccettabile avere giudici asiatici come il finalista»
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Calcio e Finanza SPORT

Non si può parlare di un’Italia fortunata quella che sta affrontando le Olimpiadi di Parigi. Infatti, il rapporto con le scelte arbitrali, che si parli di judo o scherma fino al pugilato, è tutt’altro che semplice per gli atleti azzurri. E dopo gli ennesimi episodi dubbi di giornata, contro Michele Lombardo nel judo e Filippo Macchi nel fioretto, ad alzare la voce ci ha pensato direttamente il presidente del CONI, Giovanni Malagò (Calcio e Finanza)

La notizia riportata su altri media

"La cosa più importante è colpire l'avversario - spiega l'ex arbitro Gaspare Lo Schiavo, avvocato penalista che ha concluso la carriera internazionale ai Giochi di Londra ed è diventato giudice sportivo della Federscherma -, nel fioretto è necessario che la punta del fioretto e il bottoncino che c'è sulla punta abbiano la pressione giusta sul bersaglio valido (per il fioretto il corpetto e la gorgiera). (La Gazzetta dello Sport)

JESI Virale. Sui social, da ieri sera (30 luglio), girano solo le sue immagini. (corriereadriatico.it)

Se lassù nessuno ci ama alle Olimpiadi, dopo gli scandalosi arbitraggi di domenica scorsa, evidentemente il destino cinico e baro continua ad aleggiare contro l'Italia. Filippo Macchi si è visto letteralmente scippare la medaglia d'oro nella finale del fioretto maschile contro l'atleta di Hong Kong, Ka Long Cheung. (Secolo d'Italia)

I contestati arbitrataggi della scherma a Parigi 2024

L'azzurro è stato sconfitto da Cheung, atleta di Hong Kong, al termine di una sfida conclusa all'ultima stoccata, con una discutibile decisione di arbitro e giudice video. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha stigmatizzato la decisione di affidare la direzione della finale a due arbitri asiatici, un coreano e un taiwanese. (Adnkronos)

Niente da fare: l’arbitro ha “tolto” due colpi vincenti al nostro atleta, consegnando infine il gradino più alto del podio all’avversario. (Radio 105)

La mattina dopo la finale di fioretto maschile individuale, sui social e sui giornali italiani è tutto un grandissimo caos. Anche chi ha osservato quell’ultimo assalto da spettatore poco o per nulla esperto di tecnica schermistica, ha avuto la sensazione che quella di Filippo Macchi – fiorettista pisano classe 2001 – non fosse stata solo una sconfitta sfortunata arrivata al culmine di una gara esemplare. (L'Ultimo Uomo)