Papa Francesco: «Le nazioni cristiane diano il buon esempio e cancellino il debito dei paesi poveri»
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Le nazioni cristiane «diano il buon esempio» per studiare percorsi macro economici capaci di avviare - anche parzialmente - la cancellazione del debito estero dei paesi più poveri che strangola e schiaccia ogni capacità di sviluppo e di ripresa. Il tema tradizionale del Giubileo contemplato nell'Antico Testamento è stato al centro del messaggio all'Angelus di Papa Francesco che, dopo avere salutato e ringraziato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per quello che fa («buon anno presidente!») ha ricordato che la pace come condizione da raggiungere passa anche attraverso il bilanciamento delle possibilità economiche delle nazioni. (ilmessaggero.it)
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“All’alba di questo nuovo anno donatoci dal Padre celeste, tempo Giubilare dedicato alla speranza, rivolgo il mio più sincero augurio di pace ad ogni donna e uomo, in particolare a chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere più alcuna prospettiva per la propria vita. (korazym.org)
Oggi, in questo primo giorno dell’anno, dedicato alla pace, pensiamo a tutte le mamme che gioiscono in cuor loro, e a tutte le mamme che hanno il cuore pieno di dolore, perché i loro figli sono stati portati via dalla violenza, dalla superbia, dall’odio. (Famiglia Cristiana)
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La Marcia "Cammina per la Pace" si è tenuta oggi pomeriggio in occasione della 58° Giornata internazionale della Pace, organizzata da Casa della Pace, Comunità di Sant’Egidio, Consulta Diocesana per la giustizia, pace e la salvaguardia del creato con il Comune di Parma. (Gazzetta di Parma)
A Bologna per la prima volta non era presente la Comunità ebraica, che per ragioni di sicurezza e opportunità ha deciso di non… (La Repubblica)
Il primo giorno del nuovo anno, tutta l’Emilia-Romagna camminerà per la pace: per la prima volta, in occasione della 58esima giornata mondiale della pace indetta da Papa Francesco per dire basta a guerre e violenze, nove città della regione marceranno simbolicamente insieme e in modo coordinato grazie all’organizzazione delle associazioni pacifiste dei territori, portavoce di «un desiderio sempre più profondo nella comunità». (Corriere della Sera)