ULTIMA ORA: EURUSD plummets on German Greens potentially blocking debt brake relief πŸ“‰

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XTB ESTERI

L'EUR/USD crolla mentre un esponente del partito dei Verdi tedeschi sollecita i membri eletti del partito a votare contro la legge di alleggerimento del freno sul debito proposta la scorsa settimana dal cancelliere designato Friedrich Merz. La futura coalizione CDU/CSU-SPD non ha la maggioranza qualificata di due terzi necessaria nel Bundestag per approvare la legge senza il supporto di altri partiti. (XTB)

Ne parlano anche altre testate

Friedrich Merz non Γ¨ neanche ancora cancelliere, avendo vinto di recente le elezioni federali in Germania senza la maggioranza assoluta dei seggi e con il minore consenso per la sua Unione cristiano-democratica sin dal 1949. (InvestireOggi.it)

Alla vigilia della Festa della donna, si Γ¨ tenuto, a Montecitorio, nella splendida Sala Regina della Camera dei Deputati, il convegno "Donne, Rappresentanza, Democrazia", promosso e organizzato da A.N. (Il Giornale d'Italia)

La Germania potrebbe aumentare il proprio debito pubblico fino a 2.000 miliardi di euro nei prossimi dieci anni senza compromettere la crescita economica. Lo riporta un sondaggio del Financial Times condotto tra 41 economisti dell'Eurozona. (Milano Finanza)

BERLINO – Il socialdemocratico Martin Schulz si Γ¨ sempre battuto per gli eurobond e contro l’austeritΓ , caso piΓΉ unico che raro, in Germania. Il direttore della Fondazione Ebert ed ex presidente del Parlamento europeo racconta a Repubblica cosa pensa degli ultimi, clamorosi sviluppi della politica tedesca. (la Repubblica)

Merz, il leader della CDU, uscito vincitore dalle elezioni, vuole ad ogni costo ceare i fondi speciali per 900-1000 miliardi con il vecchio Parlamento, quindi con l’accordo di Verdi e SPD, lasciando fuori AfD, ma questa alleanza innaturale rischia di venir respinta al mittente. (Scenari Economici)

No in generale dal governo della Germania a eurobond e ancor più nello specifico a titoli comuni per finanziare spese militari dei singoli Paesi, sì invece a più flessibilità sulle regole di Bilancio degli Stati per aumentare le loro spese in armamenti e difesa. (il Dolomiti)