Botti, ecco quali Comuni hanno vietato l’uso
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Botti vietati fino alle 6 di martedì 7 gennaio a Carmignano. Con un’ordinanza il sindaco Edoardo Prestanti dispone “al di fuori degli spettacoli autorizzati dei professionisti di cui all’art. 4 del Decreto legislativo 4 aprile 2010, n. 58”, il divieto di utilizzo di ogni tipo di fuoco d’artificio, giochi pirici e pirotecnici, fumogeni, petardi e di ogni altro prodotto con emissione di fumi o gas. Il divieto, su tutto il territorio di Carmignano, riguarda i luoghi pubblici e di uso pubblico ma anche “luoghi privati laddove – recita l’ordinanza – possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi pubblici, in maniera particolare riguardo l’interno o la prossimità di comunità per anziani e nelle aree di ricovero di animali”. (tvprato.it)
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Il sindaco Massimo Mulas ha firmato l’ordinanza, la n° 55 del 31/12/2024, che dispone il divieto assoluto di utilizzo di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici, dalle 14 del 31 dicembre sino alle 23,59 del 6 gennaio prossimo, su tutto il territorio comunale, urbano e non urbano ai fini della tutela dell’incolumità pubblica intesa come integrità fisica della popolazione, del decoro, della vivibilità e della sicurezza urbana. (SARdies.it)
Nel capoluogo il regolamento di polizia urbana vieta di “far scoppiare mortaretti, prodotti esplodenti ed artifici pirotecnici ad effetto di scoppio, anche se di libera vendita” nelle aree monumentali e del centro storico, in prossimità di parchi e giardini, di ospedali e istituti di cura e nei pressi di tutte le zone dove vigono i principi di fruibilità degli spazi pubblici e del decoro urbano. (IL GIORNO)
Lo prevede l’ordinanza del sindaco Stefania Signorini, firmata ieri, che proroga fino alle 24 di lunedì 6 gennaio il divieto di "esplodere prodotti pirotecnici ad effetto scoppiante, ad alta rumorosità, anche se di libera vendita in luoghi aperti al pubblico e in vie, piazze, aree pubbliche e, più in generale, in luoghi di aggregazione o comunque in tutti quelli affollati o comunque nelle vicinanze di luoghi di culto, monumenti, edifici o aree a valenza storico-architettonica, naturalistica o ambientale". (il Resto del Carlino)
Le misure, mirate a garantire sicurezza, ridurre l’inquinamento e tutelare il benessere di cittadini e animali, variano da città a città, con amministrazioni comunali che si sono dimostrate più tolleranti e altre che faranno invece ricorso a multe salate contro chi non rispetterà regole rigide. (ilmessaggero.it)