«La cementificazione selvaggia» sommerge Catania

«La cementificazione selvaggia» sommerge Catania
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il manifesto INTERNO

È allerta arancione in tutta la Sicilia. A Palermo l’aeroporto Falcone-Borsellino è stato chiuso per allagamenti e blackout in alcune aree del terminal. Il maltempo che investe molte regioni italiane ha duramente colpito, tra le altre, la città di Catania. Ieri mattina una donna ha soccorso un motociclista trasportato dall’acqua in via Etnea, una delle arterie principali del centro. Un’automobile è finita sopra i dissuasori stradali che proteggono gli Archi della Marina, l’antico viadotto ottocentesco in muratura della ferrovia Catania-Siracusa (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

«L’ho visto ed ho capito che dovevo aiutarlo - ricostruisce Angela - ho preso un poco di coraggio. Angela ha 28 anni, un bambino di 30 mesi e un lavoro nel quale dà tutta se stessa. (Giornale di Sicilia)

In un video postato su Instagram da Lasiciliaweb si vede un motociclista finito a terra che viene trascinato via dalla corrente. Strade come fiumi a Catania a causa delle piogge intense. (Corriere TV)

Un video pubblicato sui social mostra via Etnea percorsa da un fiume di acqua con uno scooter portato via e trascinato verso piazza Duomo. Poco dietro il suo proprietario, con il casco, che viene anche lui trascinato dalla corrente. (Il Fatto Quotidiano)

Catania maltempo oggi, scuole chiuse. Il sindaco: "Non significa che i ragazzi non possano dedicare la mattinata allo studio"

Il dramma è però fortunatamente solo sfiorato grazie al coraggio di una donna che, rischiando di essere trascinata e cadere a sua volta, riesce a mettere in salvo l'uomo. Un uomo cade dallo scooter e viene trascinato via dall'acqua. (Today.it)

È lei la donna che questa mattina ha salvato un uomo travolto dall’acqua lungo via Etnea, a Catania. Angela Isaac, 28 anni, originaria della Nigeria ma in Italia da quasi dieci anni. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

“Non rischiamo” Lo ha fatto con un post su Facebook, in cui ha scritto di “non voler rischiare”. E poi ha chiosato: “Questo non significa che i nostri ragazzi non possano dedicare la mattinata allo studio o alla lettura di un buon libro”. (Tecnica della Scuola)