Usa, Sangiuliano "La vittoria di Trump è un caso di studio storico"

Usa, Sangiuliano La vittoria di Trump è un caso di studio storico
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ROMA (ITALPRESS) – La nuova vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti “nessuno di noi la immaginava dopo i fatti del gennaio 2021, con l’assalto a Capitol Hill. Nessuno avrebbe immaginato questa traversata che lo ha portato a vincere e in maniera così netta. È ritornato alla Casa Bianca, e al di là di come la si pensi sul personaggio, è un caso di studio storico”. Lo afferma Gennaro Sangiuliano, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altre testate

La vittoria schiacciante riportata da Donald Trump nelle elezioni presidenziali della scorsa settimana non è stata una sorpresa per nessuno. La vice presidente Kamala Harris si era rivelata, anzi, uno dei migliori sfidanti tra tutti coloro che quest’anno hanno dovuto affrontare il giudizio delle urne nei paesi industriali avanzati, potendo contare su una campagna elettorale disciplinata, la candidatura storicamente impopolare di Trump e un’economia americana che naviga a gonfie vele. (Corriere della Sera)

È una distanza che si misura nettamente in queste ore, in cui sta per alzarsi il sipario su una nuova stagione politica. La sceneggiatura non potrebbe essere più diversa. (Avvenire)

Il 47esimo presidente degli Stati Uniti – che è stato anche il 45esimo – ha colorato di rosso la mappa americana saltando molto oltre l’asticella minima dei 270 grandi elettori e si è anche assicurato la maggioranza nel voto popolare con un distacco di 5 milioni (l’ultimo candidato repubblicano a riuscirci fu George W. (Corriere della Sera)

La vecchia Europa che sbanda davanti a Trump

Ma cosa abbiamo noi italiani da festeggiare per questa vittoria? Cari lettori,Molte delle vostre lettere continuano a riguardare il voto americano, quindi torno sull’argomento per un’ultima volta. E lei? Noto che moltissimi italiani stanno esultando per la vittoria di Trump, per non parlare degli sbeffeggi di certi politici o media nei confronti di chi simpatizzava per Kamala. (Corriere della Sera)

Nonostante parli di “mandato storico” da parte del popolo americano, il presidente eletto ha vinto il voto popolare con 1.659.047 preferenze (il 2,1% in più) rispetto a quelle che aveva nel 2020. (L'HuffPost)

Era già tutto scritto nella Storia, che pareva finita sotto le macerie del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 e invece è ricominciata per l’ennesima volta a Washington il 5 novembre 2024. La profezia è stata fin troppo facile: la “Nuova Amerika” mostra i muscoli, la Vecchia Europa si disgrega. (la Repubblica)