Papa Francesco contro la liberalizzazione della droga: "È una piaga. Gli spacciatori? Assassini"

Papa Francesco contro la liberalizzazione della droga: È una piaga. Gli spacciatori? Assassini
Virgilio Notizie INTERNO

Liberalizzare le droghe non riduce le dipendenze. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza generale in piazza San Pietro. Il pontefice ha denunciato con fermezza il traffico di sostanze stupefacenti, definendo gli spacciatori “assassini e trafficanti di morte”. Poi, durante l’incontro con una delegazione di musulmani, ha ribadito l’importanza del rispetto reciproco nei matrimoni interreligiosi. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altre testate

Sono sempre di più i giovani attratti dall’uso di droghe fino a diventarne completamente dipendenti. Un dato che cresce, secondo le stime del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze dell’AsuFc, diretto da Marco Bertoli, del cinque per cento ogni anno. (Il Messaggero Veneto)

In Lombardia suona l'allarme dipendenze tra i giovanissimi. L'alcol, quasi, come la normalità. (MilanoToday.it)

Lo ha sottolineato il Papa in occasione dell’udienza generale in piazza San Pietro. “Avendo conosciuto tante storie tragiche di tossicodipendenti e delle loro famiglie, sono convinto che è moralmente doveroso porre fine alla produzione e al traffico di queste sostanze pericolose. (CremonaOggi)

In Friuli sempre più under 30 assumono droghe e ne sono dipendenti

La lotta contro l’abuso di droghe è una battaglia per la dignità umana: le parole di Papa Francesco che ha dedicato la sua catechesi di oggi in piazza San Pietro alla giornata mondiale contro la tossicodipendenza. (TV2000)

Nell’ Udienza Generale di mercoledì 26 giugno, Francesco, parlando delle droghe, tra l’altro, ha detto: «Preghiamo per questi criminali che danno la droga ai giovani. Bene faremmo, quindi, noi che diciamo di esserlo, a prestare ascolto, i suoi non sono semplici consigli, ma molto di più. (Avvenire)

Un dato che cresce, secondo le stime del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze dell’AsuFc, del cinque per cento ogni anno. Alla ricerca di uno sballo temporaneo, finiscono per procurarsi danni permanenti al sistema nervoso e all’organismo. (Il Messaggero Veneto)