Quel triste rito di farsi insultare (e ritrattare) sotto la curva
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il calcio è uno sport dove un giorno è sempre diverso dall’altro. Prendete Dusan Vlahovic, che alla fine della partita contro il Venezia non si sottrae al mesto (e vergognoso) rito di andare a farsi insultare sotto la curva, ma poi decide di rispondere. Se avesse davvero in mano i suoi social, senza doverli lasciare ai manager capaci di scrivere memorabili messaggi tipo «avanti così, fino alla fine», saprebbe che in certi casi l’unica cosa da fare – oltre a non presentarsi sotto la curva – sarebbe quella di rispondere. (il Giornale)
Su altri giornali
Si cercava la continuità, l’obiettivo era ritrovare i tre punti in campionato. (Calciomercato.com)
Gli ospiti sono stati ad un passo dalla vittoria ma un rigore al 95' di Vlahovic ha permesso ai bianconeri di conquistare il quarto pareggio di fila e il decimo in questo campionato. È finita in parità, 2-2 fra Juventus e Venezia (Corriere della Sera)
Clima tesissimo in casa Juventus. Tra i giocatori presi di mira anche Dusan Vlahovic, autore del gol del pari nel finale dal dischetto: il centravanti serbo, come riporta La Gazzetta dello Sport, sarebbe stato addirittura minacciato di morte da un tifoso della Vecchia Signora. (Today.it)
Decimo pareggio in campionato per la Juve e rabbia dei tifosi bianconeri dopo la partita con il Venezia ultimo in classifica. Duro confronto tra giocatore e tifosi con tanto di insulti e cori contro lo stesso attaccante. (Tiscali)
La Juventus si salva all'ultimo secondo contro il Venezia (2-2) grazie a un calcio di rigore fischiato per fallo di mano di Candela. In pieno recupero poi il rigore trasformato da Vlahovic. (Corriere della Sera)
Nella serata di sabato la Juventus si è resa artefice dell’ennesimo passo falso del suo campionato. La squadra allenata da Thiago Motta infatti ha pareggiato per 2-2 in casa contro il Venezia ultimo in classifica. (Gazzetta Sampdoriana)