Da Beko e Fedrigoni, inverno nero: "Servono subito nuove opportunità"

Da Beko e Fedrigoni, inverno nero: Servono subito nuove opportunità
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il Resto del Carlino ECONOMIA

Di Marisa Colibazzi ANCONA Il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, parte dal caso Beko e dai circa 1000 posti di lavoro a rischio tra Comunanza e Fabriano, per poi analizzare lo stato dell’economia marchigiana. "La situazione della Beko è indubbiamente preoccupante ed è un duro colpo per il nostro territorio, perché tocca un comparto industriale importante e le aree interne, che necessitano di maggior supporto per far fronte allo spopolamento e rilanciarsi dopo terremoti e pandemia (il Resto del Carlino)

Su altri media

Oltre ai dipendenti diretti, sono molte le aziende che lavorano per la ‘Beko Europa’ creando indotto per numerose famiglie, un segnale che l’Amministrazione di Amandola ha voluto rimarcare. "Vogliamo trasmettere la nostra più totale partecipazione e vicinanza da parte dell’Amministrazione – spiega Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola - e dell’intera cittadinanza amandolese a tutte le maestranze dello stabilimento Beko Europe di Comunanza che purtroppo, come evidenziato nel comunicato dell’azienda, ha confermato i timori della vigilia tracciando uno scenario tragico, che contempla la possibile chiusura entro la fine del 2025 dello stabilimento di Comunanza compreso il licenziamento di 332 dipendenti. (il Resto del Carlino)

È stato convocato d’urgenza nella prossima settimana una riunione sindacale con la proprietà Asoplast per fare il punto sulla drammatica situazione industriale. L’Asoplast di Ortezzano, una cinquantina di dipendenti, è un’azienda specializzata nello stampaggio di pvc, polipropilene, polietilene. (corriereadriatico.it)

Leggi tutta la notizia "Il piano presentato da Beko è irricevibile, ma confidiamo molto nella trattativa e nella possibilità di influire attivamente, anche grazie al Golden Power. (Virgilio)

Beko Siena, Fabiani: “No al cambio di destinazione d’uso del sito”

La Beko Elektronik A.Ş., del gruppo Arçelik, il 20 novembre scorso, a Roma, ha annunciato la chiusura di due linee produttive, rispetto alle cinque attuali. Dietro questa stringata comunicazione ci sono 541 persone, che perderanno il posto di lavoro. (varesenews.it)

Sarà presente anche Guido Castelli, commissario alla ricostruzione post terremoto. (corriereadriatico.it)

“Nessun cambio di destinazione d’uso per lo stabilimento di Viale Toselli, lo dico davanti al Comune di Siena. In quel luogo si deve continuare a fare industria e se Beko non può proseguire che sia lei a trovare un nuovo partner industriale”. (RadioSienaTv)