Calciatore 19enne ucciso in sparatoria a Napoli, 17enne confessa: "Mi sono difeso"
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Ha confessato il 17enne fermato per la morte di Santo Romano, il calciatore 19enne ucciso in una sparatoria a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), in piazza Raffaele Capasso a due passi dal Municipio. Assistito dall'avvocato Luca Raviele, il 17enne del quartiere Barra ha prima provato a negare gli addebiti, poi ha confessato di aver sparato "ma per difendermi". Ieri pomeriggio, il ragazzo è stato fermato dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre del Greco con l'accusa di omicidio e tentato omicidio. (Adnkronos)
Su altre fonti
Tra i partecipanti anche i genitori di Francesco Pio Maimone, 18 anni, ucciso la notte del 20 marzo 2023 tra gli Chalet di Mergellina. Tanti amici, la squadra di calcio Micri nella quale giocava come portiere. (Tiscali Notizie)
La confessione – Il minorenne del quartiere Barra ha prima provato a negare gli addebiti, poi ha confessato di aver sparato “ma per difendermi“. (Il Fatto Quotidiano)
Un ragazzo di 19 anni è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco in pieno petto, poco dopo la mezzanotte di ieri. Il ragazzo, incensurato, è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare. (Frosinone News)
«Sono stato io». Il 17enne di Barra ha protetto l’amico, affermando: «Non c’entra nulla». (napoli.corriere.it)
Avrebbe prima provato a negare e avrebbe poi ammesso di avere sparato il ragazzo di 17 anni in stato di fermo per l'omicidio di Santo Romano, il giovane di 19 anni ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato da un colpo di arma da fuoco al petto. (L'Unione Sarda.it)
Un proiettile ha colpito al petto, uccidendolo, un giovane di 19 anni, Santo Romano: un ragazzo incensurato nato ad Acerra ma residente a Volla, che era insieme ad alcuni amici. Mezzanotte era trascorsa da quaranta minuti, oggi in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli (Corriere della Sera)