Beko: Giani “Inizia una lotta che ci coinvolge tutti”. Fratoianni chiede conto al Governo
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“Qui inizia una lotta che ci coinvolge tutti, Questa non è un’azienda, questa è la Toscana”. Così il presidente Eugenio Giani, che questo pomeriggio assieme a parlamentari, sindaci e amministratori del territorio ha incontrato i 299 lavoratori e lavoratrici della Beko di Siena (ex Whirlpool) riuniti in presidio davanti ai cancelli della fabbrica dopo che il gruppo Arcelik (proprietario di Beko) ha comunicato al tavolo del Mimit la chiusura nel giro di pochi mesi di due stabilimenti in Italia e un piano di esuberi che riguarda quasi 2mila persone. (gonews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La mobilitazione continua, anche se i timori che il risultato della partita sia già scritto serpeggia qui davanti ai cancelli dello stabilimento. (LA NAZIONE)
MILANO – Una crisi congiunturale e una strutturale che stringono il settore in una morsa durissima. (la Repubblica)
“In Toscana rischiamo di assistere all’ennesimo scempio attuato da una multinazionale, che acquisisce una realtà produttiva e poi decide di chiuderla, in modo brutale e senza nessuna disponibilità di salvezza per nessuno. (gonews)
Situazioni diverse, è chiaro. Perché un conto è Cassinetta di Biandronno, a un’ora da Milano (940 lavoratori) e un conto sono Siena (299, produzione di congelatori) o ancora la più periferica Comunanza, la cittadina tra i Monti Sibillini dove 320 persone sono al lavoro sulle lavatrici. (varesenews.it)
Ci saranno tutti: il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore all’economia Leonardo Marras, i parlamentari di riferimento del territorio Francesco Michelotti, Silvio Franceschelli, Tiziana Nisini, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il presidente della delegazione della Confindustria di Siena Fabrizio Landi e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil. (Siena News)
In un incontro che è avvenuto con i rappresentanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), la proprietà ha comunicato che i siti di Siena (dove vengono prodotti congelatori) e di Comunanza (dove invece vengono prodotte le lavatrici) saranno chiusi entro il 2025. (DDay.it)