Marco Pantani, è un mito come Maradona. Riaperta l’inchiesta a 25 anni dalla sua morte, per nuovi elementi emersi.

Marco Pantani, è un mito come Maradona. Riaperta l’inchiesta a 25 anni dalla sua morte, per nuovi elementi emersi.
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Positanonews SPORT

Sul decesso ben tre inchieste avevano concluso che Pantani fosse morto per overdose e che fosse da solo nella camera del residence. Ma all’origine di quella parabola che uccise uno dei più forti ciclisti che l’Italia ha mai avuto c’è un fatto ancora avvolto nel mistero ma su cui – finalmente – è stata aperta una nuova indagine condotta dal pubblico ministero Patrizia Foiera. La Direzione distrettuale antimafia della Procura di Trento procede – senza indagati – secondo l’articolo 416 bis del Codice penale, ossia associazione di stampo mafioso e la pm trentina intende far luce anche sul possibile intervento della criminalità organizzata: la camorra avrebbe scommesso miliardi sul ritiro del “Pirata” al giro d’Italia del 1999 come testimoniato anche dall’ex re della mala milanese, Renato Vallanzasca, che dieci anni fa rivelò: “Mi dissero di scommettere contro il Pirata perché non avrebbe finito il Giro”. (Positanonews)

Ne parlano anche altri media

– Associazione di stampo mafioso finalizzata alle scommesse e collegata alla morte di Marco Pantani. (il Resto del Carlino)

Ma davvero è stato riaperta l’indagine sull’esclusione del ciclista Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999? Era avvenuta per un presunto giro di scommesse clandestine e ora sì, c’è la nuova indagine della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Trento, e al centro dell'inchiesta, coordinata dalla pm Patrizia Foiero, c'è la tappa di Madonna di Campiglio. (MOW)

Il caso legato alla squalifica di Marco Pantani al Giro d'Italia del 1999 è stato riaperto dalla Procura di Trento. Il nuovo fascicolo, affidato alla pm Patrizia Foiera, verte sull'ipotesi di un giro di scommesse clandestine gestito dalla Camorra, con l'obiettivo di impedire il trionfo del Pirata (Eurosport IT)

Pantani, i gestori dell'hotel del controllo antidoping: «I carabinieri lo tenevano in piedi, vengono dal Giappone per vedere cos'è successo»

«Il procedimento iscritto presso la Procura della Repubblica di Trento e riguardante i fatti di Madonna di Campiglio e che portarono alla clamorosa esclusione di Marco Pantani dal Giro 1999, costituiscono una pagina nuova di un libro mai finito». (il Giornale)

In una nota della Federazione medico sportiva italiana si legge infatti che "nessun controllo ematico su Marco Pantani fu effettuato da medici Doping control officer (Dco) della Fmsi e i campioni non furono mai analizzati dal proprio laboratorio antidoping Fmsi all’Acqua Acetosa, unico in Italia accreditato dall’Agenzia mondiale antidoping". (SpazioCiclismo)

La vicenda della fine della carriera del campione romagnolo, culminata con la morte dell'atleta nel febbraio del 2004, ha avuto inizio il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio (Trento) all'interno dell’Hotel Touring, dove la sua squadra (Mercatone Uno) soggiornava e dove, durante un controllo anti doping a sorpresa, gli erano stati rilevati valori di ematocrito nel sangue troppo alti. (Corriere del Trentino)