Alla sfilata di Giorgio Armani Privé, Re Giorgio ripercorre i suoi vent'anni d'Alta Moda

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Con un gioco di luci, Giorgio Armani ha tessuto un sogno d'Alta Moda nella sfilata di Giorgio Armani Privé primavera estate 2025 a Parigi, in una passerella di suggestioni lontane e vicine pensate per l'Haute Couture. A pagina 306 del numero di Aprile 2005 di Vogue Italia, negli scatti di Ellen von Unwerth, figurava una giovanissima Bianca Balti a doppia pagina indossando un lungo abito bustier di seta doppiato di tulle ricamato. (Vogue Italia)

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La seconda è da red carpet per la presenza di star come Demi Moore (candidata all'Oscar come miglior attrice del film The Substance) Jessica Biel e Alba Rohrwacher, ma anche perché la mission impossible di far sfilare le modelle in un sontuoso edificio costruito nell'800 come casa privata è già stata portata a termine con successo. (il Giornale)

Abiti di luce, che attraversano il tempo e il cuore. E li catturano di splendente bellezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Creare è la mia ragione d'essere nel mondo" dice Giorgio Armani, che a Parigi ha festeggiato 20 anni nell'alta moda, con la sfilata della nuova collezione della sua linea Privé, per la prima volta ospitata nel palazzo parigino di Rue François 1er. (TGR Lombardia)

Demi Moore, Laetitia Casta, Valeria Golino e Alba Rohrwacher: sono solo alcuni dei nomi delle ospiti internazionali che si sono date appuntamento per applaudire la sfilata di Armani Privè a Parigi, nel suo nuovo palazzo couture a Parigi, un edificio del 1864 in rue François 1er. (Corriere della Sera)

Nelle sale intime e preziose del suo nuovo palazzo in Rue François I, a due passi da Avenue Montaigne, Re Giorgio non si limita a ripercorrere la storia di Privé, ma la reinterpreta e si spinge ancora oltre, superando se stesso e infondendo nuova linfa vitale a quei codici stilistici che hanno reso il suo stile un'icona globale (Il Fatto Quotidiano)

Cominciò tutto il 24 gennaio 2005, in un loft in rue de Lauriston a due passi dall’Arco di Trionfo, con 22 sarte "rubate" alla sede milanese che lo aiutarono a comporre una sinfonia di 31 silhouette a sirena che dal nero virarono al malva, e poi ancora al chartreuse. (Elle)