Ford taglia in Europa, via 4 mila lavoratori nei prossimi tre anni

Ford taglia in Europa, via 4 mila lavoratori nei prossimi tre anni
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la Repubblica ECONOMIA

ROMA – In Germania, in Italia, nel Regno Unito. La crisi dell’industria auto, rimasta a corto di clienti a metà del guado verso l’elettrico, presenta un conto sempre più salato all’Europa. Alla lunga lista di case che ridimensionano i propri piani, e la propria forza lavoro, ieri si è aggiunta Ford. Proprio per il mancato decollo delle vetture con la spina la casa americana taglierà 4 mila posti di lavoro nel Vecchio Continente entro i prossimi tre anni, per lo più negli stabilimenti inglesi e tedeschi. (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Stando a quanto racconta Automotive News Europe sarà la Germania il Paese maggiormente colpito, con un taglio di ben 2.900 posti di lavoro. Ford ha deciso di tagliare 4.000 posti di lavoro in Europa entro il 2027. (HDmotori)

Ford, la nota azienda del settore automobilistico, ha recentemente annunciato una rilevante riduzione del personale in Europa, con un taglio di circa 4.000 posti di lavoro previsto entro il 2027. (Nicola Porro)

Ford prevede di tagliare 2.900 posti di lavoro in Germania entro la fine del 2027 per... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Crisi dell'automotive, anche Ford taglia i dipendenti: licenziati 4mila dipendenti in Europa entro il 2027

La crisi del settore auto in Europa non risparmia anche brand storici e da sempre al centro del suo sviluppo tanto che, dopo l’annunciata riduzione di risorse e sedi operative da parte di Volkswagen, anche un altro colosso come Ford ha reso noto di dover licenziare 4mila persone entro il 2027. (QuiFinanza)

La maggior parte dei licenziamenti avverrà nello stabilimento di Colonia, ha annunciato l’azienda. Una terapia d’urto per non scomparire. (Il Sole 24 ORE)

Il provvedimento scatterà entro la fine del 2027 e viene giustificato da Dave Johnston, vicepresidente di Ford con delega al mercato europeo, “allo scopo di garantire la futura competitività del marchio”. (il Giornale)