Lo smartwatch anti-aggressione. Al polso di medici e infermieri. Così l’allarme diventa immediato
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Sono cresciute del 17,7% le aggressioni a medici e sanitari nelle strutture della Lombardia, passate dal 4.836 a 5.690. Per contrastare questi episodi, a Bergamo arriva uno smartwatch che consente di segnalare in modo tempestivo situazioni di potenziale pericolo durante il turno di lavoro. Anche l’Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo l’Asst Pavia, sceglie di adottare i dispositivo, indossabile come un orologio, collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri giornali
– Sono cresciute del 17,7% le aggressioni a medici e sanitari nelle strutture della Lombardia, passate dal 4.836 a 5.690. Anche l’Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo l’Asst Pavia, sceglie di adottare i dispositivo, indossabile come un orologio, collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (IL GIORNO)
A dirlo è il presidente della regione del Veneto Luca Zaia che stamattina, mercoledì 12 marzo, ha presentato la manovra antiviolenza. Gli ausigli Zaia continua: «Dotiamo il personale di nuovi strumenti tecnologici per chiedere aiuto in caso di aggressione: apparecchiature all'avanguardia, per la prima volta sperimentate su larga scala nella sanità pubblica. (ilgazzettino.it)
Contro le aggressioni in ospedale, la nuova sperimentazione con le telecamere. (Friuli Oggi)
Sono strumenti per difendere gli operatori della sanità e verranno adottati soprattutto per prevenire gli episodi più gravi, anche se c’è il rischio che passi l’idea di ospedali «militarizzati», iper sorvegliati. (Corriere della Sera)
Personale sanitario dotato di Bodycam: è stato lanciato in Veneto il progetto innovativo per rendere più sicuro il lavoro di medici e infermieri. “Dotiamo il personale di nuovi strumenti tecnologici per chiedere aiuto in caso di aggressione – conferma il governatore del Veneto Luca Zaia -: apparecchiature all’avanguardia, per la prima volta sperimentate su larga scala nella sanità pubblica. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Aree di degenza (135 casi), pronto soccorso (71 casi) e ambulatori (64 casi) i principali teatri di queste situazioni; infermieri e Oss le figure più colpite, anche se pure le guardie mediche, per la natura intrinseca del loro lavoro, risultano tra le figure più esposte. (ilgazzettino.it)