L’app non va, a Bari stop al processo telematico fino a marzo
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Atti anche cartacei al tribunale di Bari almeno fino al prossimo 31 marzo: utilizzare soltanto quelli digitali, come avrebbe voluto il Governo dal 1° gennaio, è impossibile perché l’applicativo App 2.0 — aggiornato nelle sue funzionalità soltanto il 16 e 30 dicembre — non funziona adeguatamente. La decisione è del presidente del tribunale, Alfonso Pappalardo, che il 2 gennaio ha firmato la “sospensione temporanea di App per l’adozione e il deposito di atti, documenti, richieste e memorie”. (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Il Plenum - si ricorda - già l’11 luglio scorso ne “aveva evidenziato le criticità tecnologiche” e “l’assenza di sperimentazione negli uffici giudiziari prospettando la necessità di mantenere un doppio binario (analogico e digitale) anche per l’udienza preliminare e dibattimentale”. (NT+ Diritto)
APP, Nordio: “Al lavoro sulle difficoltà, una circolare in aiuto degli uffici” “Senza le adeguate risorse finanziarie e umane, era inevitabile qualche difficoltà. Ci stiamo lavorando unitamente al Consiglio superiore della magistratura e alla Scuola superiore della magistratura”. (gnewsonline.it)
Nel momento in cui il governo schiaccia l’acceleratore sul ddl di separazione delle carriere dei magistrati, blindando il testo in commissione, nei tribunali italiani va in scena lo stop alla app che avrebbe dovuto rendere più fluido l’iter della giustizia grazie al cosiddetto ‘processo telematico’. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quella che nei giorni scorsi ha mandato in tilt i tribunali di mezza Italia. È quanto è stato già pagato per la realizzazione della famosa App. (Il Fatto Quotidiano)
Il presidente del tribunale ordinario di Milano, col decreto del 7 gennaio 2025 ha sospeso temporaneamente l'impiego dell'applicativo APP per l’adozione e il deposito di atti, documenti, richieste e memorie relative alle fasi processuali relativi al giudizio dibattimentale e predibattimentale. (Altalex)
Ma già dall’altro giorno sono cominciati i problemi e delle udienze sono state rinviate. Anche il tribunale di Macerata, come tanti altri in Italia, alle prese con i capricci di App (applicativo per il processo penale). (il Resto del Carlino)