Danilo fuori rosa
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"Conta solo vincere": parola di José Mourinho che si racconta quest'oggi al Corriere dello Sport. Verità e certezze del tecnico più divisivo del calcio mondiale, ora alla guida del Fenerbahce e con trascorsi in Serie A sulle panchine di Inter e Roma: "Mi sento realizzato al massimo per due giorni. Rimpianti tanti, dopo Budapest ad esempio. Comprai i biglietti per l'Olimpico, poi...A Bove mai nessuno ha regalato nulla". (Tutto Juve)
Se ne è parlato anche su altri media
José Mourinho, nel corso della sua straordinaria carriera, si è guadagnato un posto tra gli allenatori più bravi e vincenti dell’intera storia del calcio. José Mourinho, in una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’, spiega: “Oggi dipendiamo da persone spesso impreparate”. (Goal Italia)
José Mourinho a tutto tondo. Lo Special One ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. L’allenatore portoghese ha parlato dell’avventura alla Roma e di tanto altro. Di seguito le sue parole. José, quando ti sei sentito pienamente realizzato come allenatore? (Pagine Romaniste)
E’ stata una giornata di “grande festa del madridismo” quella definita dal Real Madrid che ha aperto le porte nell’ultimo giorno del 2024: tanti tifosi presenti all’allenamento dei blancos, famiglie, bambini e tante foto e autografi presenti al Di Stefano. (Europa Calcio)
IL GALATARASARY – “Amo il calcio e il mio lavoro, non volevo aspettare e non volevo prendermi un anno. comunicatore più di allenatore? Un comunicatore non vince tutti i titoli più importanti“. IL CAMBIAMENTO DI MOURINHO – “Sono cresciuto, ogni giorno imparo qualcosa e non è una frase fatta“. (Europa Calcio)
José Mourinho, oggi al Fenerbahce, intervistato da Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport. Al Corsport: «Il mio difetto? Non essere paraculo. Il calcio è in mano a gente che non capisce niente. Un grande comunicatore non vince tutti i titoli più importanti» (IlNapolista)
Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere dello Sport, José Mourinho torna così sull'addio alla Roma "L'uscita dalla squadra giallorossa è stata dura. Insieme al no a Florentino Perez, che voleva tenermi al Real Madrid e mi vide scegliere il Chelsea dopo tre anni di grandi lotte, la Roma è il mio rimpianto. (L'Interista)