Anima, aspettando Trump: crescita rallenta negli USA, debole e sotto potenziale in Area Euro

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Finanza Repubblica ESTERI

A pochi giorni all’insediamento di Donald Trump e, nonostante l’inatteso inasprimento dell’approccio della Federal Reserve - e il conseguente aumento della volatilità - lo scenario macro di riferimento è largamente invariato rispetto al mese precedente, fatta eccezione per l’azionario europeo e italiano, dove "la nostra view passa da neutrale/positiva e positiva". Nel dettaglio, spiegano gli esperti di Anima Flash, per quanto riguarda la crescita, "ci aspettiamo un’economia ancora solida, ma in misurato rallentamento negli Stati Uniti, e in debole ripresa – sotto potenziale e sotto consenso – in Area Euro". (Finanza Repubblica)

Su altri media

Tutto il mondo, ed anche l’Unione europea, sta cercando di prepararsi agli scenari che si creeranno quando il presidente Usa eletto Donald Trump realizzerà le sue promesse, quelle elettorali e quelle nuove, che tira fuori praticamente ogni giorno. (EuNews)

Nel corso delle ultime settimane, i mercati hanno continuato a integrare le possibili novità in arrivo con l’insediamento della nuova amministrazione americana. Controllo dell’immigrazione, imposizione di tariffe nei confronti di Cina e resto del mondo, politica fiscale espansiva con un taglio delle tasse a favore di famiglie e imprese, programma di liberalizzazioni: sono questi i punti principali del programma elettorale che ha riportato Trump alla Casa Bianca e il Grand Old Party a controllare il Congresso. (Start Magazine)

L'S&P 500 è salito di 17,9 punti (+0,30%) a 5993,26, mentre il Nasdaq Composite ha registrato un incremento di 73,1 punti (+0,37%), raggiungendo 19938,077. Martedì, i principali indici di Wall Street hanno avviato le contrattazioni in rialzo, in attesa di importanti dati economici. (Websim)

L’analisi / La svolta che si impone all’Europa

Il presidente eletto mira a far approvare il più rapidamente possibile il suo progetto di tagli fiscali e ciò provocherà un ulteriore peggioramento dei conti pubblici americani. Il 2025 viene considerato da tutti l’anno di Donald Trump (Corriere del Ticino)

Il blitz a sorpresa della Meloni nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, ha alzato un enorme polverone mediatico. Che cosa c’è dietro? Da Philadelphia l’analisi di Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore dagli Stati Uniti (Il Sole 24 ORE)

L’anno appena trascorso ha segnato uno spartiacque rispetto al passato. Il paventato ritorno ad un sistema di economie chiuse, frutto di una politica aggressiva di dazi, specchio della guerra commerciale tra Usa e Cina rappresenta una dura realtà con la quale occorre confrontarsi. (ilmessaggero.it)