Blog | Innovazione, l'insurtech in aiuto delle polizze catastrofali

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Econopoly INTERNO

Post di Simone Ranucci Brandimarte, Presidente, Italian Insurtech Association – Le catastrofi naturali hanno da sempre rappresentato una sfida per il nostro Paese. Tra il 2014 e il 2023 si stima che gli eventi catastrofici abbiano impattato sulle casse dello Stato Italiano per circa 30 miliardi di euro. Oggi, l’introduzione dell’obbligo assicurativo per le piccole e medie imprese (PMI) situate in zone a rischio, previsto dalla recente normativa, coincide con un momento in cui la tecnologia è finalmente in grado di fornire risposte concrete e immediate per la gestione di questi eventi. (Econopoly)

Se ne è parlato anche su altri media

A lanciare l’allarme è il presidente CNA Calabria Giovanni Cugliari che spiega: “La situazione è drammatica e lo è ancora di più per le imprese calabresi. La turbolenza economica e politica che sta attraversando l’Europa andrà a minare la concorrenza e la competitività del nostro tessuto, schiacciato tra bollette e difficoltà a posizionare i propri prodotti sul mercato, al netto di un indice di esportazione ancora basso”. (Corriere di Lamezia)

Ancora prematuro però prevedere quanto lungo potrebbe essere il rinvio e quale lo strumento legislativo per attuarlo. Il tema, sollevato più volte dalle associazioni imprenditoriali, da Confindustria a Confesercenti, è ascoltato, si spiega. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Come avverte il direttore di Cna Bologna Claudio Pazzaglia, se l’1 aprile dovesse per esempio esondare di nuovo il Ravone, la gran parte delle piccole attività della zona sarebbero in guai seri: lo Stato, infatti, non interverrà più per rimborsare i danni subiti. (il Resto del Carlino)

Il tema, sollevato più volte dalle associazioni imprenditoriali, da Confindustria a Confesercenti, è ascoltato, si spiega. Il governo sta valutando la proroga dell'entrata in vigore dell'obbligo per le imprese di assicurarsi contro le catastrofi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il tema, sollevato più volte dalle associazioni imprenditoriali, da Confindustria a Confesercenti, è ascoltato, si spiega. Ancora prematuro però prevedere quanto lungo potrebbe essere il rinvio e quale lo strumento legislativo per attuarlo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

«Le norme non prevedono sanzioni se non ci si adegua all’obbligo – precisa Confesercenti -. Se si sceglie questa soluzione, però, si perde ogni merito creditizio: le banche sostanzialmente non finanziano, non si può partecipare ai bandi ed in caso di catastrofi non si avrà alcun contributo. (IlGiunco.net)