GBP/USD in una fase cruciale prima del voto. Ecco gli scenari operativi e i possibili effetti

GBP/USD in una fase cruciale prima del voto. Ecco gli scenari operativi e i possibili effetti
Finanzaonline ESTERI

L’andamento del cambio Sterlina/Dollaro (GBP/USD) negli ultimi 12 mesi è stato influenzato da una combinazione di politiche monetarie, dati economici e sviluppi politici. La sterlina ha mostrato resilienza nonostante le sfide, ma rimane vulnerabile agli sviluppi futuri. In particolare il risultato delle elezioni del 4 luglio potrebbe avere effetti significativi sulla sterlina, con possibili periodi di volatilità in base alle percezioni del mercato sulle politiche economiche future del nuovo governo. (Finanzaonline)

Ne parlano anche altre testate

La Gran Bretagna giovedì 4 luglio andrà al voto e dopo ben quattordici anni di governo affidato ai conservatori stavolta potrebbe passare nelle mani di una guida laburista. (Secolo d'Italia)

Di certo, Farage… (la Repubblica)

Le elezioni in Inghilterra (si vota il 4 luglio, ndr) sono entrate nel vivo, ma questa volta sarà diverso. I conservatori sono stati al potere per quattordici anni, e gli ultimi due primi ministri non sono stati neanche scelti dal popolo. (Il Fatto Quotidiano)

Starmer: «Il venerdì sera niente lavoro, sto con i miei figli». E i conservatori attaccano: «Sarà un premier part time»

La svolta a sinistra data per certa nel Regno Unito alle prossime elezioni del 4 Luglio fermerà l’avanzata di odio transfobico che in UK ha guidato il governo Tory di Rishi Sunak, grande amico ed alleato della nostra premier Meloni? (Gay.it)

Poco dopo, lo scandalo Partygate affonda l’ex primo ministro. Intanto, Sir Keir Starmer rivolta il Labour, ne ricostruisce la reputazione agli occhi di elettori centristi e progressisti, degli imprenditori e della comunità ebraic… (la Repubblica)

Alla vigilia del voto che dovrebbe spalancargli la porta di Downing Street (qui i dati sulle elezioni in Gran Bretagna, ndr), il leader del partito laburista Sir Keir Starmer è finito sotto attacco dei conservatori non per il suo programma ma per lo stile della sua leadership: è uno che intende «timbrare il cartellino» in uscita alle 6 di sera, ossessionato com’è dalla famiglia. (Corriere della Sera)