La tragedia di Calenzano e la paura di Multedo
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I cinque morti nella tragedia del deposito Eni di Calenzano alle porte di Firenze ha riacceso a Genova l'incubo dei depositi chimici di Multedo. Gli abitanti della zona aspettano da almeno trent'anni di essere "liberati" da quelle potenziali bombe attaccate alle finestre tra via Reggio e il casello autostradale. E il ricordo non può non andare alla tragedia del 15 maggio 1987 alla Carmagnani quando nell'incendio di due cisterne persero la vita quattro operai con un intero quartiere assediato da fumo e fiamme altissisme. (Primocanale)
Ne parlano anche altre testate
Vincenzo Martinelli è stata la prima vittima a essere recuperata dopo l'esplosione del deposito Eni di Calenzano. L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. (ilmattino.it)
Lo ha confermato il sindaco Giuseppe Carovani ribadendo però anche che il Comune fa solo da primo ‘filtro’, “sarà direttamente Eni – ha spiegato – a gestire la situazione”. Una richiesta, quella di filtrare inizialmente le mail, arrivata dalla stessa Eni. (LA NAZIONE)
I distributori Aci a corto di carburante Aci Livorno comunica che, a seguito del tragico incidente avvenuto a Calenzano e lo sciopero alla raffineria Eni di Livorno di questa mattina, molti degli impianti di carburante a marchio non hanno ricevuto l’ordinaria fornitura. (QuiLivorno.it)
Perquisizioni anche alla Bt Trasporti, l’azienda con sede a Pomezia per la quale lavorava Vincenzo Martinelli, uno dei cinque morti nell’esplosione del deposito Eni a Calenzano. (notiziediprato.it)
Biagio Rizzo ha 55 anni e da 32 lavora come autotrasportatore di carburante. CALENZANO (FIRENZE). (La Stampa)
I nomi dei cinque lavoratori sono stati accolti da un lungo applauso e da un minuto di raccoglimento. Tra i presenti anche la sindaca di Firenze Sara Funaro e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. (La Repubblica Firenze.it)