Aumento lieve delle sindromi similinfluenzali, ma la stagione resta sotto la media
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Nell'ultima settimana, i casi di sindromi similinfluenzali sono aumentati leggermente, ma la media stagionale rimane "molto inferiore" rispetto all'anno precedente, secondo il bollettino RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità. Tra il 2 e l'8 dicembre, i casi stimati sono stati circa 509.600, portando il totale stagionale a circa 3,4 milioni. Nella quarantanovesima settimana del 2024, l'incidenza è salita a 8,6 casi per mille assistiti, rispetto agli 8,4 della settimana precedente, mentre l'anno scorso era di 11,5. (Sardegna Live)
Su altri media
L’Azienda Usl di Piacenza rinnova l’invito alla vaccinazione antinfluenzale, fondamentale in questa fase di lenta ma costante crescita dei casi influenzali, come evidenziato dai dati pubblicati settimanalmente dall’Istituto Superiore di Sanità. (piacenzasera.it)
ROMA. È previsto nelle prossime settimane un aumento dei casi di influenza in Italia e in Europa, con una diffusione uniforme e una possibilità di raddoppio dei casi settimanali entro la fine di dicembre. (isnews.it)
Lo afferma l’ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato dall’Iss, secondo cui nella settimana dal 2 all’8 dicembre i casi stimati di sindrome simil-influenzale sono stati circa 509.600, per un totale di circa 3,4 milioni a partire dall’inizio della sorveglianza. (Sanità24)
Influenza, quando arriverà nel vivo e quando ci sarà il picco? Secondo le previsioni elaborate dall’Istituto per l'Interscambio Scientifico (Isi Foundation) su incarico dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) si prevede un aumento dei contagi dell'influenza «nelle prossime settimane, con una diffusione piuttosto uniforme e con la possibilità di un raddoppio dei casi settimanali entro la fine di dicembre». (corriereadriatico.it)
Curva a rilento L’influenza australiana I dati in Italia e in Lombardia Le feste di Natale e Capodanno Il picco a gennaio Gli Hotspot in Lombardia Curva a rilento Il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'Università Statale di Milano ha spiegato all’Adnkronos che “se la curva sale a rilento, con una spinta decisamente inferiore rispetto all'anno scorso, è perché da un lato “sicuramente la presenza del virus A/H3N2, la cosiddetta nuova variante 'australiana', ancora non si sta vedendo più di tanto sul nostro territorio. (IL GIORNO)
Nella settimana di Natale e quindi entro la fine del mese di dicembre i casi registrati nel nostro Paese raddoppieranno con il raggiungimento del picco tra la fine dell’anno e i primi giorni del 2025 (Open)