Ordini di evacuazione e raid. Libano, Israele non dà tregua
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Si concentra ancora su Baalbek e sulla valle della Beka’a l’offensiva israeliana in Libano delle ultime ore. Ieri i raid nell’est del paese sono stati violentissimi. A mezzogiorno l’aviazione israeliana ha ordinato l’evacuazione di Baalbek e delle aree intorno e al capoluogo libanese. Alle 16 i primi fortissimi colpi della giornata. Baalbek è sotto attacco diretto da mercoledì, anche se l’area era stata già pesantemente colpita, specie in questa ultima escalation. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
. Alle 02:30, i combattenti di Hezbollah "hanno sparato una salva di razzi contro la base Glilot dell'Unità di intelligence militare 8200 alla periferia di Tel Aviv", ha dichiarato il movimento filo-iraniano in un comunicato. (Il Piccolo)
L'amministrazione Biden, alla vigilia del voto, fa quello che sarà probabilmente l'ultimo tentativo di far tacere le armi a Gaza e in Libano: il consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, Brett McGurk, e il suo inviato speciale Amos Hochstein sono in viaggio per incontrare il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e altri alti funzionari al fine di discutere le condizioni di un possibile cessate il fuoco con Hezbollah. (La Stampa)
Undici persone sono rimaste ferite in un attacco prima dell'alba nella città di Tira, in Israele, colpita da razzi lanciati dal Libano. I filmati mostrano danni a un edificio di appartamenti. L'esercito israeliano ha dichiarato che tre razzi sono entrati in Israele dal Libano. (Il Sole 24 ORE)
ROMA. E' di 11 il bilancio dei feriti dai razzi sparati dal Libano che nella notte hanno colpito la città israeliana di Tira - nel centro di Israele, a circa 30 km a nord-est di Tel Aviv -: lo ha reso noto il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom, come riporta il Times of Israel. (Trentino)
Diverse esplosioni, seguite da nuvole di fumo, sono avvenute in almeno tre punti della periferia della capitale libanese, dopo che l'esercito israeliano aveva ordinato l'evacuazione di diversi edifici della roccaforte di Hezbollah. (ilmattino.it)