Parlamento Europeo, intonata "Bella ciao" contro Orbán. Metsola: "Non siamo all'Eurovision"

Parlamento Europeo, intonata Bella ciao contro Orbán. Metsola: Non siamo all'Eurovision
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Fuori programma a tema eurovisivo durante la sessione odierna del Parlamento Europeo. Al termine del discorso del premier ungherese Viktor Orbán, che presentava il programma di lavoro dell’Ungheria, alla presidenza di turno del Consiglio d’Europa fino a dicembre 2024, i rappresentanti della sinistra hanno intonato in segno di protesta “Bella ciao”. Il clima si è quindi acceso e con non poca difficoltà la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha potuto dare la parola alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, richiamando all’ordine i parlamentari di The Left, Verdi e Socialisti: Ok, va bene. (Eurofestival News)

La notizia riportata su altri media

“Trovo assurdo che alla plenaria del Parlamento europeo dobbiamo ascoltare l’intervento sullo Stato di diritto dell’onorevole Ilaria Salis, che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche sulle strade di Budapest. (LAPRESSE)

"C'è un detto in inglese che qui non è accettato e che dice: 'se vuoi vincere devi avere il coraggio di ammettere che stai perdendo. E stiamo effettivamente perdendo in Ucraina e voi vi comportate come se non sia così". (Il Sole 24 ORE)

BRUXELLES (ITALPRESS) – “La presidenza Orban non rappresenta i valori fondanti del Consiglio Ue, che lui presiede a nome del Paese che guida i lavori del Consiglio Ue”. Lo ha dichiarato l’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Benedetta Scuderi, “Orban non rappresenta i valori democratici, sta annientando i diritti umani e civili all’interno del proprio Paese. (CremonaOggi)

Strasburgo, Orban risponde a Salis: "Una picchiatrice, assurdo parli di diritti"

In Europa, l'immigrazione clandestina contribuisce alla crescita dell'antisemitismo, della violenza contro le donne e dell'omofobia. "Molti di voi si ribellano a quello che dico, ma vorrei dire che i fatti parlano da soli. (il Dolomiti)

In Europa ci si abitua presto alla retorica del “troppo poco, troppo tardi”. Eppure, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha deciso di scuotersi e rispondere a Viktor Orbán. Finalmente, verrebbe da dire. (LA NOTIZIA)

"Chi mi accusa di corruzione come l'onorevole Freund, è lui il più corrotto, perché è pagato da Soros. Trovo assurdo che qui dobbiamo ascoltare tutti insieme Ilaria Salis, che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche a Budapest. (La Stampa)

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