Open Arms, Salvini assolto: «Il fatto non sussiste»
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Assolto perché il fatto non sussiste. Si chiude con questo verdetto, emesso dai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo dopo 8 ore di camera di consiglio, il processo Open Arms a carico di Matteo Salvini. Un dibattimento durato tre anni, con il vicepremier imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, secondo la Procura di Palermo che aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione, lo sbarco di 142 migranti. (il manifesto)
Ne parlano anche altri media
La sentenza di primo grado del processo Open Arms, che vede come imputato per sequestro di persona Matteo Salvini in quanto ministro dell’Interno del governo Conte nel 2019. La situazione degli aiuti umanitari a Gaza. (Corriere della Sera)
Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, dopo l’assoluzione per il caso Open Arms, fuori dal Tribunale . “Sono felice dopo tre anni ha vinto il buon senso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia, ha vinto il concetto che difendere i confini, difendere la patria, contrastare scafisti, trafficanti, ong straniere e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto“. (Il Fatto Quotidiano)
Sono passati cinque anni, ma il ricordo della sofferenza inutile a cui sono state sottoposte le persone a bordo è vivissimo». Roma — «Non possiamo che provare una profonda delusione dopo questa sentenza. (la Repubblica)
In Sicilia con lui è volata anche la sia fidanzata Francesca Verdini che ha scritto anche un post sui social sperando in una assoluzione. Intorno alle 18 i giudici che sono in camera di consiglio da stamane emetteranno la sentenza. (ilmessaggero.it)
L’applauso liberatorio della maggioranza alla Camera, durante l’approvazione della manovra, appena le agenzie battono la sentenza di Palermo, dimostra la capacità del vicepremier Matteo Salvini di fare della vicenda Open Arms una questione nazionale (e anche internazionale, con il coinvolgimento dell’Europa e l’intervento di Elon Musk dagli Stati Uniti, che gli dice «bravo»). (Avvenire)
Le parole di Oscar Camps, fondatore della ong spagnola Open Arms, non lasciano dubbi. Amareggiato e triste, insieme alle altri 20 parti civili costituitesi a processo, stenta a credere alla decisione di piena assoluzione del ministro … (Il Fatto Quotidiano)